Sars-CoV-2
, il virus che ha causato l’attuale pandemia del nuovo Coronavirus, è stato creato in laboratorio dagli Stati Uniti per “colpire” la Cina? Massimo Mazzucco, sostenitore di molte teorie del complotto, ne parla apertamente in un video che su YouTube ha raccolto centinaia di migliaia di visualizzazioni e sta circolando anche su WhatsApp. «Che ci sia stata magari una “manina” americana che ha lasciato in giro distrattamente in Cina il virus bioingegnerizzato?». E sostiene che il sospetto non sia fondato sul nulla. Ad esempio, fa riferimento ad una ricerca della Kusuma School of Biological Sciences dell’Indian Institute of Technology Delhi, da cui è emerso che ci sarebbe una “inquietante somiglianza” tra alcune catene proteiche del nuovo Coronavirus e quelle dell’Hiv. Questo suggerirebbe una manipolazione del virus Sars-Cov-2, ma la relazione era preliminare, quindi non era stata ancora sottoposta ad una valutazione. «Curiosamente due giorni dopo la ricerca viene ritirata senza una valida spiegazione e scompare nel nulla. Nessuno ne parla più», dice Mazzucco. Peccato che nell’archivio scientifico di bioRxiv, che ospita il documento, non solo c’è ancora lo studio, ma pure un avvertimento. «Non deve essere considerato conclusivo o essere riportato dai media come informazione consolidata». Peraltro, a conferma che questo studio non sia sparito nel nulla, è diventato anzi virale rimbalzando sui social.
I GIOCHI MILITARI 2019 DI WUHAN
Ma nel video in questione Massimo Mazzucco cita anche Francis Boyle, non un virologo, ma un professore di diritto all’Università dell’Illinois e creatore del Biological Weapons Act, secondo cui il Coronavirus «è un prodotto di ingegneria genetica». Quindi «non è l’ultimo dei cretini ad affermarlo». Peccato che Boyle di dichiarazioni controverse ne abbia collezionate diverse. Ad esempio, i pacchi dell’antrace del 2001 erano un «inside job», l’America era preda dei Sionisti e dei Rotschild. Come se tutto ciò non bastasse, vengono tirati in ballo i Giochi militari dell’ottobre 2019 a Wuhan. Stavolta però la “colpa” è del Partito comunista cinese e del governo di Pechino, che hanno diffuso la teoria secondo cui potrebbe essere stato l’esercito statunitense ad aver portato l’epidemia a Wuhan, dove arrivarono 300 militari a stelle e strisce. Lo stesso Mazzucco cita il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijan il quale replicò al consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Robert O’Brien, che lo aveva attaccato la Cina per i ritardi. Il ministero degli Esteri cinese tentò poi di metterci una pezza. «In effetti, la comunità internazionale, compresi gli Stati Uniti, ha opinioni diverse sull’origine del virus. Come ho detto molte volte, la Cina ritiene che si tratti di un problema scientifico, è necessario ascoltare pareri professionali». Le teorie cospiratorie secondo cui il nuovo Coronavirus sia un’arma biologica creata dagli Stati Uniti per frenare l’ascesa della Cina circolano da mesi sui social, in alcuni casi rilanciate dalle stesse autorità di Pechino e rappresentano la dialettica dello scontro a distanza tra le due super potenze.
LO SCONTRO CINA-USA SUL CORONAVIRUS
Peccato che Lijan Zhao abbia pubblicato un articolo scritto da un noto teorico del complotto di origine canadese, Michel Chossudovsky, il cui sito è una centrale di diffusione di teorie complottistiche. Lo stesso scriveva che il rischio di essere contagiati «è virtualmente pari a zero» e che non avevano senso gli allarmi lanciati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Ma andiamo al nocciolo della questione. Le indagini preliminari contenute nel rapporto dell’Oms indicano il mercato del pesce di Huanan come luogo in cui il Coronavirus avrebbe fatto il salto di specie dal pipistrello all’uomo. Vanno ancora scientificamente identificati gli ospiti intermedi del virus, ma uno studio cinese pubblicato su Lancet suggerisce che il mercato di Huanan non sia il punto iniziale dell’epidemia, bensì che il virus stesse già circolando da novembre senza che nessuno se ne fosse accorto. Da qui i sospetti di Zhao riguardo un’eventuale responsabilità degli Stati Uniti. Nello studio citato da Zhao, quello sul virus “portato” dagli americani a Wuhan, si spiega anche che il genoma del Covid-19 isolato in Europa non sia parente di quello cinese. Eppure, è stato dimostrato che il paziente zero europeo sia stato contagiato da un collega cinese.
IL LABORATORIO DI FORT DETRICK E L’ESERCIZIO PANDEMICO
Massimo Mazzucco
cita pure il laboratorio militare di Fort Detrick, da dove sarebbe “scappato” il virus e che sarebbe stato chiuso «perché mancavano i controlli per il contenimento dei materiali pericolosi». Non solo il laboratorio è ancora operativo, ma l’affermazione di Mazzucco, secondo cui «la notizia è caduta nel nulla e l’argomento non è mai stato ripreso dai media mainstream», è falsa, visto che ne parla – ad esempio – il Corriere della Sera. Proseguiamo il nostro viaggio tra le teorie complottistiche sul Coronavirus, passando ad un altro documento citato nel video, l’esercizio pandemico del Johns Hopkins Center for Health Security, in cui «prevedono apertamente il rilascio intenzionale del virus». Ma non è stato previsto apertamente: si trattava di una delle tante esercitazioni svolte negli anni per mettere in guardia sulle capacità del pianeta di prevenire e contenere una minaccia virale (clicca qui per scaricare il documento). Poteva mancare la notizia della “scommessa” di Bridgewater, il più grande hedge fund del mondo, sul crollo dei mercati per la fine di marzo 2020? Premettendo che quei 1,5 miliardi di dollari rappresentino l’1 per cento totale dei loro investimenti, il fondo spiegò nel novembre stesso che era solo una strategia di copertura del portafoglio.
LA “SCOMMESSA” DI BRIDGEWATER
Ray Dalio
sottoscrisse infatti contratti di assicurazione con l’obiettivo di proteggere il portafoglio di gestione. Le“put options” permettono di vendere titoli a un prezzo prefissato ed entro una certa data: se si prevede l’arrivo di un ciclo negativo, ci si può tutelare prima che cadano le quotazioni. Da qui la tesi che abbiano “previsto” tutto. Gianluca Paolucci su La Stampa a tal proposito ha scritto nei giorni scorsi (a conferma che i media mainstream non ignorano certi interrogativi) che «a fine dicembre, quando secondo le cronache sarebbe stata effettuata la “scommessa”, le Borse venivano da mesi di rialzi, malgrado le tensioni crescenti sulle prospettive delle principali economie mondiali (tensioni geopolitiche, guerra dei dazi tra Usa e Cina per citare le maggiori cause dell’incertezza). Tant’è che Wall Street ha toccato nuovi record assoluti». E quindi rilanciava con una domanda ad un lettore: «Considerato questo, non avrebbe scommesso meno dell’1% del suo patrimonio (che per Bridgewater sono appunto 1.5 miliardi su 160) sul fatto che la festa sarebbe finita presto? Io le confesso che sì, potendo lo avrei fatto».
LO STUDIO CHE SMENTISCE LA TEORIA DEL VIRUS CREATO IN LABORATORIO
Ora siamo noi a proporvi un documento. È lo studio pubblicato dalla rivista Nature Medicine con cui la biologia molecare conferma che il virus non è stato creato in laboratorio. Sono state pubblicate sequenze di Dna allineate lettera a lettera per poter essere confrontate. Due sono di Coronavirus umano, tre di Coronavirus di pipistrello e una di Coronavirus di pangolino. Le sequenze riguardano la “punta”, le antennine attraverso cui il virus viene a contatto con le cellule. Emerge così la parentela stretta con gli altri virus del passato. Ci sono differenze piccole, ma significative e legate alla mutazione spontanea. «È improbabile che la SARS-CoV-2 sia emersa attraverso la manipolazione in laboratorio di un coronavirus simile alla SARS-CoV», concludono gli autori. Non c’è nessuna evidenza, come riportato dal Corriere della Sera, che possano essere state prodotte in laboratorio. «Quel che resta da capire è se le mutazioni sono intervenute quando il virus aveva già invaso la specie umana, o mentre era ancora ospite di cellule di un animale diverso, pipistrello o pangolino probabilmente, o infine durante il passaggio dalla specie precedente alla nostra». Servirà un altro lavoro per chiarire questo aspetto.