Il Dalai Lama è intervenuto sul tema del Coronavirus lanciando nella giornata odierna un importante appello per una “risposta globale e coordinata” al fine di combattere la battaglia contro la pandemia da Covid-19. Il leader spirituale tibetano in esilio, nell’ambito di una dichiarazione pubblica citata dalla Cnn e ripresa dall’agenzia di stampa Ansa ha commentato: “In questi tempi di grave crisi dobbiamo affrontare minacce alla nostra salute e la tristezza per i familiari e gli amici che abbiamo perso”. E’ consapevole del fatto che la crisi economica stia rappresentando a livello mondiale “una grande sfida per i governi e rende difficile la vita di molte persone”. Anche per questo, ha aggiunto il Dalai Lama nel suo appello, è necessario che tutto oggi si concentrino su “quello che ci unisce come membri di un’unica famiglia umana”. Di conseguenza, ha proseguito, “dobbiamo raggiungerci l’un l’altro con compassione”. Il leader spirituale del Tibet ha ribadito come tutti gli esseri umani siano uguali tra loro: “Sperimentiamo le stesse paure, le stesse speranze, le stesse incertezze, ma siamo anche uniti da un desiderio di felicità. La nostra capacità umana di ragionare e vedere le cose realisticamente ci permette di trasformare le difficoltà in opportunità”.
CORONAVIRUS, DALAI LAMA: L’APPELLO
Nel suo discorso di oggi il Dalai Lama ha proseguito asserendo che la pandemia da Coronavirus “e le sue conseguenze servono da avvertimento” e che “solo riunendoci in una risposta coordinata e globale” riusciremo a superare la grande sfida senza precedenti che tutto il mondo è chiamato ad affrontare. Dopo l’esplosione dell’epidemia poi diventata pandemia a tutti gli effetti, il Dalai Lama ha deciso di sospendere tutti i suoi impegni pubblici fino a nuovo avviso, alla luce dei consigli del medico personale e degli altri membri del suo staff. Di recente il capo religioso buddhista aveva rotto il silenzio con una lettera inviata al filosofo e scrittore friulano Emanuele Franz, organizzatore del convegno interreligioso “Identitas. Fede e Scienza”. In quella circostanza aveva scritto: “Anche se sono un monaco buddista, nutro una grande ammirazione e altrettanto rispetto per la scienza. Dobbiamo lavorare tutti assieme per promuovere lo spirito di compassione verso il nostro Pianeta e tutti i suoi abitanti”.