Il coronavirus sembra più letale per gli uomini, ma il lockdown si sta rivelando disastroso per le donne e i loro diritti. Lo afferma un’analisi della Cnn, secondo cui non bisogna concentrarsi solo sui dati sanitari. Ci sono infatti picchi di violenza domestica e un limitato accesso ai servizi di pianificazione familiare, senza contare l’impatto economico. «Pensiamo a questa crisi in termini molto ristretti, concentrandoci sulla salute, ma manca il quadro generale», ha dichiarato la ricercatrice Julia Smith della Simon Fraser University, in Canada. Gli uomini stanno riscontrando gli effetti peggiori dal punto di vista sanitario, ma ci sono «impatti secondari» e in questo caso «le donne sono colpite in modo sproporzionato». La pandemia di coronavirus sta aggravando i problemi che le donne stavano già affrontando prima che cominciasse l’emergenza. «Crisi come questa aggravano le disuguaglianze strutturali già esistenti nella società. E ora lo vediamo sui diritti dlele donne, la loro salute e la loro condizione economica», ha aggiunto Kristina Lunz, co-fondatrice del Centro per la politica estera femminista.



“CORONAVIRUS DEVASTANTE PER DONNE E LORO DIRITTI”

I diritti delle donne durante l’emergenza coronavirus sono passati in secondo piano, ma si registrano molti casi di violenza domestica, un tema dibattuto anche in Italia nelle scorse settimane. Con il lockdown sono aumentati gli abusi e ci sono molti studi che hanno dimostrato che eventi stressanti come recessioni economiche e disastri naturali portano ad un incremento della violenza di genere. Secondo Megan O’Donnell, vicedirettrice del Programma di genere del Centro per lo sviluppo globale, quando si prepara un piano per una pandemia non bisogna pensare solo agli operatori sanitari in prima linea e ai dispositivi di protezione, ma anche all’impatto che la quarantena ha sulla violenza di genere, soprattutto in ambito familiare. Alcuni governi sono intervenuti solo quando il problema è emerso in maniera evidente. La Cnn fa riferimento alla Francia che si è detta disposta a pagare camere d’albergo per le vittime di violenze e ha aperto centri di consulenza nei supermercati. C’è poi la questione degli aborti, limitati durante l’epidemia negli Stati Uniti.



E ci sono poi le conseguenze economiche della pandemia di coronavirus sulle donne. Il 55 per cento degli americani che hanno perso il lavoro a marzo e aprile erano donne, secondo uno studio dell’Economic Policy Institute. D’altra parte, molte più donne si sono trovate in prima linea nella battaglia contro il Covid-19: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il 70 per cento degli operatori sanitari e sociali nel mondo sono donne. Andrebbe poi tenuto conto dell’impatto della chiusura delle scuole sulle madri lavoratrici.

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