Roberto Donadoni è tornato in Cina. Lo riporta il Corriere dello Sport, che lo ha intercettato ponendogli qualche domanda sull’emergenza Coronavirus: situazione particolare la sua, perché Donadoni allena nel Paese nel quale è esploso il Covid-19 e ha come casa in Italia quella Bergamo che negli ultimi giorni ha visto aumentare in maniera esponenziale il numero di contagi e morti a causa della pandemia. “Anche a me è mancata una persona cara” ha confessato l’allenatore, che ha poi detto come per rientrare in Cina siano stati necessarie 8 ore di controlli; tuttavia, la situazione nel Paese asiatico è tornata normale (Donadoni ha parlato di “sereno”) e così ad aprile potrà cominciare il campionato, sostanzialmente quasi in linea con la data originaria – che sarebbe marzo. Ricordiamo infatti che in Cina sono state messe in atto fin da subito misure altamente restrittive: in questo modo la diffusione del Coronavirus è stata arginata, tanto che alcuni medici di quella zona sono arrivati anche in Italia per dare una mano. Così Donadoni potrà nuovamente sedersi sulla panchina dello Shenzhen, con l’obiettivo di centrare la promozione e tornare immediatamente nella Chinese Super League, il massimo campionato nazionale.



CORONAVIRUS, DONADONI TORNA IN CINA

Roberto Donadoni dunque è rientrato in Cina: come allenatore si tratta della prima esperienza all’estero, dopo aver lasciato il Bologna (due stagioni e mezza con 31 vittorie, 23 pareggi e 50 sconfitte in Serie A) il bergamasco si è preso un anno di pausa e poi è stato chiamato dallo Shenzhen, dove ha preso il posto di Juan Ramon Lopez Caro. La squadra era penultima in classifica, e purtroppo Donadoni non è riuscito a salvarla: ha vinto appena una partita a fronte di 5 sconfitte e 4 pareggi, ma nonostante questo è stato confermato alla guida della squadra. Ricordiamo che a metà ottobre c’era stato il “derby” contro il Guangzhou Evergrande capolista: con la doppietta di Elkeson e il gol di Paulinho Fabio Cannavaro si era preso la vittoria nella sfida tra allenatori italiani, a nulla erano serviti i due gol di John Mary per lo Shenzhen. Ora dunque Donadoni potrà nuovamente concentrarsi sul suo lavoro nel campionato cinese, il che dà anche una bella speranza a noi italiani: in tempi relativamente brevi, seguendo tutte le norme e le ordinanze, si potrà tornare alla normalità e anche i campionati che sono stati sospesi a causa dell’emergenza Coronavirus potranno riprendere.

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