Come soggiorneremo in hotel nei prossimi mesi, riuscendo a convivere con l’epidemia da coronavirus? Una domanda a cui ha cercato di rispondere la Cnn, ipotizzando come verranno riorganizzati gli spazi di alloggio in vista non soltanto delle vacanze estive. La cosa certa è che i soggiorni non saranno più come prima, e ovunque vigeranno regole basilari legate al distanziamento sociale, all’igiene, e ai dispositivi di protezione individuale, per lo meno, fino a che non si troverà un vaccino che ci farà uscire definitivamente da questo incubo. Secondo Christopher Anderson, professore di business presso la scuola alberghiera della Cornell University di Ithaca, New York, i soggiorni in hotel potrebbero rimanere esclusiva solamente degli alberghi di fascia alta, le grandi catene che solitamente dispongo di spazi ben più ampi rispetto al piccolo alberghetto che possiamo trovare ad esempio in Liguria. Addio ai buffet e ai minibar, così come molti servizi di lusso, leggasi spa (che potrebbero divenire però privati), facchinaggio e camerieri, prevede sempre Anderson. Potrebbero essere eliminate anche le chiavi, ed inoltre dovrebbero essere aboliti anche il check-in e il checkout, rendendo il tutto più snello e agevole molto probabilmente tramite i servizi online. Sarà quindi data maggiore “autonomia” al cliente, che dovrà fare tutto da solo, come ad esempio portarsi le valigie, salire l’ascensore, entrare in una stanza senza prima aver toccato nulla.



CORONAVIRUS E HOTEL, COME SARA’ IL SOGGIORNO? PLEXIGLASS, CONTROLLO TEMPERATURA, DISINFETTANTI…

Ovviamente l’aspetto prioritario del soggiorno, come già accennato in apertura, sarà l’igiene, con alcune catene che si sono già messe in contatto con team di prevenzione e controllo delle infezioni. L’Hilton, ad esempio, sta pensando a degli spruzzatori elettrostatici che permettono di diffondere il disinfettante in vaste aree, nonché la luce ultravioletta per disinfettare superfici e oggetti. Marriott sta facendo lo stesso, e nel contempo ha iniziato ad eliminare mobili inutili di modo da aumentare lo spazio per il distanziamento. Inoltre, dovrebbero essere istallate barriere in plexiglass alla reception, di modo da separare clienti da personale dell’hotel. Non è chiaro se queste modifiche verranno “pagate” dal cliente, ma secondo gli esperti, soggiornare da ora in avanti negli alberghi sarà senza dubbio più economico rispetto al passato. Ovunque, poi, saranno installati disinfettanti per le mani, salviette, kit di cura per la persona, e inoltre, si tenderà ad utilizzare distanziatori “visivi” di modo da permettere al cliente di capire dove sostare in determinate aree. Si sta pensando anche a dei controlli per la temperatura corporea non invasivi, attraverso scanner termici come quelli installati negli aeroporti. Spazio anche a test sierologici e tamponi, ma queste misure saranno impensabili, come detto sopra, per i piccoli alberghi che non dispongono di elevata disponibilità economica.

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