“La natura si è ripresa i suoi spazi”. Quante volte abbiamo letto e sentito questa frase durante l’emergenza coronavirus? Tante, ma le cose non stanno esattamente così. La pandemia ha infatti causato una crescita esponenziale della quantità di rifiuti nel mondo. Prendiamo il caso di Wuhan, dove gli ospedali hanno prodotto 240 tonnellate di rifiuti medici al giorno, praticamente sei volte la capacità di smaltimento. Un’area del parcheggio del Tongij Hospital, ad esempio, è stata convertita a discarica temporanea durante la crisi sanitaria. I dirigenti non sapevano dove stoccare e sterilizzare i rifiuti. Questo fenomeno, certificato dal ministero dell’Ambiente cinese e dall’Asian Development Bank, è stato registrato anche altrove. Come riportato da Repubblica, a Manila ad esempio, nelle Filippine, sono state prodotte almeno 280 tonnellate di rifiuti sanitari al giorno. Numeri altissimi anche in Indonesia, Thailandia, Vietnam e Malesia. Ma veniamo all’Europa: a Madrid la crescita è stata del 300 per cento.
CORONAVIRUS, EMERGENZA RIFIUTI MEDICI E CONSUMO PLASTICA
C’è poi un’altra questione, quella dello smaltimento dei mascherine e guanti. Molti dei rifiuti speciali finiscono nelle discariche insieme al resto dell’indifferenziata, ma così si aggravano le conseguenze della crisi sanitaria. L’aumento dei rifiuti a livello mondiale non è ovviamente causato solo dal sovraccarico degli ospedali. Nel Regno Unito diversi giornali riportano l’accumulo sulla riva del Tamigi, a Londra, di grosse quantità di guanti di plastica. E poi, secondo quanto riportato da Repubblica, non va sottovalutato il rischio che la pandemia riporti in auge abitudini che faticosamente si erano ridotte tra la popolazione, come il consumo di plastiche monouso e imballaggi usa e getta a causa della crescita degli acquisti online durante i lockdown. Secondo l’Economist, il consumo di plastica monouso in Usa potrebbe essere cresciuto del 250-300 per cento. Questa è una delle ragioni per le quali oltre cento esperti di salute pubblica e ricercatori da tutto il mondo hanno lanciato un appello tramite Greenpeace: i contenitori riutilizzabili sono sicuri quanto quelli usa e getta, se opportunamente disinfettati.