A causa dell’emergenza Coronavirus, ormai è abbastanza chiaro che gli Europei 2020 non saranno disputati la prossima estate: la manifestazione continentale dovrebbe prendere il via il 12 giugno, vale a dire tra 89 giorni, ma c’è un problema di calendario perché tutti i principali campionati europei sono fermi e, quando si riprenderà a giocare, ci saranno varie giornate da recuperare (in Italia al momento una e mezzo, ma ce ne saranno almeno altre due senza contare tutte gli altri tornei) e anche le coppe europee hanno subito uno stop che rischia di protrarsi, visto che in alcuni casi devono essere disputati gli ottavi anche nelle gare di andata. Questo significa che, in questo momento, pensare agli Europei secondo il regolare programma è quantomeno fantasioso: già un paio di giorni fa Evelina Christillin, membro del board della UEFA, aveva rilasciato una dichiarazione a Il Mattino nella quale affermava come il progetto fosse quello di recuperare il torneo la prossima estate, dunque nel 2021. Una soluzione rilanciata anche da L’Equipe, ma oggi un’indiscrezione del Sunday Telegraph parla invece di un possibile spostamento a dicembre, di modo da disputare gli Europei comunque entro l’anno solare 2020. Questo però potrebbe creare ulteriori problemi.



CORONAVIRUS, EUROPEI 2020 A DICEMBRE?

Gli Europei 2020 saranno spostati a dicembre? L’emergenza Coronavirus impedisce di giocarli a giugno e anzi è presumibilmente questione di giorni prima che arrivi l’annuncio ufficiale da parte della UEFA; rimetterli nel calendario a dicembre andrebbe in contrasto con i vari campionati nazionali, che si dovrebbero inevitabilmente fermare. Per quanto? Almeno un mese, che poi sarebbe inevitabilmente di più perché i calciatori dovrebbero rispondere alle convocazioni e certo non lo farebbero il giorno stesso della loro prima partita; a questo punto però si tratterebbe di mettere d’accordo tutte le società, perché come noto le nazionali pagano già un indennizzo alle squadre di club in caso di infortuni, questo ci dà la misura di una “subordinazione” da parte delle varie federazioni. Organizzare un evento di questa portata a campionato in corso, con il rischio di problemi fisici e di un ritorno in condizioni non ottimali (sulla scia di quanto a volte accade con la Coppa d’Africa) creerebbe non pochi problemi. Dunque, la soluzione è al vaglio ma quando eventualmente la notizia dovesse uscire potrebbe aprirsi un polverone; vedremo dunque quello che succederà, anche noi siamo in attesa di qualche novità sostanziale in merito.

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