Mentre prosegue il lavoro di federazioni e leghe per il ritorno in campo dopo lo stop per l’esplosione della pandemia da coronavirus, ecco che si fanno sempre più numerose le voci di chi non pare affatto sicuro e ottimista che davvero si possa tornare a giocare e chiudere i campionati in corso. Di certo non pare ottimista il vice presidente della FIFA e pure presidente del CONCACAF Victor Montagliani, che intervistato dall’agenzia PA non ha nascosto i proprio dubbi: “Personalmente penso che potrebbe essere un po’ una sfida, non tanto a causa dei problemi di salute in tutto il mondo e dei vari gradi di preparazione, ma anche per i ritorni delle nazionali dai viaggi all’estero”. Osservazioni certo condivisibili e che pure portano ad ulteriori dubbi sulla possibilità di tornare davvero in campo in tempi brevi, tenuto anche conto dell’imprevedibilità degli sviluppi della pandemia in tutto il mondo.



CORONAVIRUS FIFA: PRIORITA’ AI CAMPIONATI NAZIONALI

La paura dunque che davvero non si riesca a tornare in campo per match internazionali in breve tempo è ben reale e non è certo Montagliano, vice presidente della FIFA il primo a raccontarla. Le implicazioni anche logistiche della ripresa del gioco infatti sono importanti: ecco perché per il dirigente canadese sarà prioritario, almeno, dare spazio ai campionati nazionali, dove l’organizzazione della ripresa, se possibile, sarà più “semplice”: “Penso che il calcio da giocare nei rispettivi Paesi sia una priorità”. Va poi aggiunto che già nei giorni scorsi, la FIFA ha annullato le partite internazionali che avrebbero dovuto giocarsi a marzo e giugno: e pure lo stesso Montagliani dubita che le tre finestre autunnali previste possano resistere ancora. Possibile dunque uno stop fino anche al 2021 per i match internazionali.

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