Mentre dunque ancora si discute della possibilità di rientrare in campo per l’estate per chiudere la stagione regolare dei campionati, ecco che intanto in seno alla Figc è allo studio un protocollo da far adottare a tutti i club, per rendere il più sicuro possibile il rientro in campo (se mai ci sarà). La mossa non è del tutto nuova visto che pure in Spagna proprio in questi giorni si stanno valutando misure molto simili, sempre nella speranza (e netta volontà) di poter chiudere la stagione, una volta chiaramente superata l’emergenza coronavirus. Certo altre federazioni presto si muoveranno in tal senso, se decideranno di proseguire, e le direttive saranno più o meno le stesse, tutte atte alla salvaguardia della salute di atleti e staff, ma come di tutto il personale che girerà intorno.
CORONAVIRUS FIGC: LE MISURE DA APPLICARE
Come dunque ci ha anticipato Il Mattino, pare che tale protocollo per tutti i club per il rientro in campo, anche per la Serie A, sarà stilato solo dallo staff medico scientifico azzurro (benchè pure diverse associazioni di medici si siano già espressi contro la ripresa della stagione). Tra le prime misure da adottare sarà quella di effettuare regolari tamponi a tesserati (e familiari), da eseguire ogni tre giorni, per verificare l’effettiva negatività al coronavirus: tali esami poi saranno a pieno carico del club. Non solo: nel protocollo si prevedono per le prime fasi solo allenamenti a piccoli gruppi: solo dopo (e in seguito alla riscontrata negatività al Covid-19) allora si potrà pensare a una seduta completa, per le tre settimane prospettate prima di tornare effettivamente in campo. In aggiunta nel protocollo si leggono proposte di effettuare maxi ritiri per ogni club: giocatori e staff dovrebbero rimanere nella medesima struttura per tutto il periodo della stagione, ovviamente adeguatamente sanificata. Pure gli arbitri dovrebbe seguire il regime di isolamento.