“Sarà un miracolo chiudere i campionati entro il 30 giugno. Con queste parole Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti e vicepresidente della FIGC, ha presentato il quadro della situazione in emergenza Coronavirus. Il mondo del calcio e dello sport in Italia si è ufficialmente fermato con il decreto governativo di inizio marzo, ma ci sono tornei che avevano chiuso i battenti già nelle settimane precedenti: è il caso del basket ad esempio, ma anche – tornando al calcio – di una Serie C i cui gironi A e B non si giocano ormai da tempo, così come i raggruppamenti della Serie D che riguardano il Nord Italia. In questo momento c’è un ulteriore problema: i dati su contagi e decessi per il Covid-19 ci hanno detto che l’ondata non si è ancora arrestata, certamente le misure di isolamento stanno facendo la loro parte ma potremmo ancora essere lontani dall’aver risolto il problema. Di conseguenza, non è dato sapere quando effettivamente si potrà tornare a giocare: nel momento in cui lo si farà ci saranno tantissime partite da recuperare, e non è detto che ci sia lo spazio effettivo per posizionarle tutte. Da qui le dichiarazioni di Sibilia, che poi ha aggiunto altro al suo discorso.



CORONAVIRUS FIGC: LE PAROLE DI COSIMO SIBILIA

Cosimo Sibilia ha parlato dell’emergenza Coronavirus dicendo che “quando l’emergenza sarà rientrata dovremo fare l’impossibile per chiudere i tornei sul campo”; sull’ipotetica chiusura entro il 30 giugno (data che permetterebbe di non dover ritoccare contratti e sponsorizzazioni, altro argomento di non poco conto) ha aggiunto che riuscirci darebbe anche l’idea di essere usciti dall’incubo mentre riguardo i verdetti di fine stagione ha sentenziato che “per me quelli che contano sono quelli emessi dal terreno di gioco”. L’esempio è stato quello del Benevento, del quale il vicepresidente FIGC ha detto che il campo si è abbondantemente espresso: “Manca qualche punto per l’aritmetica, ma non cambia la sostanza”. Vero, gli stregoni sono praticamente in Serie A ma questo non è il caso di tanti altri campionati in bilico, a cominciare dall’entusiasmante corsa scudetto: non è dunque chiaro cosa Sibilia intenda ma sembra voler puntare sulla fine regolare di tutti i torni, eventualmente anche sforando a luglio (e una mano in questo senso l’ha già data la UEFA, che ha posticipato gli Europei al 2021). Per il resto, anche lui si è accodato al pensiero dominante e sacrosanto di questi giorni secondo il quale “la salute va messa al di sopra di ogni altra cosa”.

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