Ha tentato di impedire ad una persona di uscire dalla zona rossa di Fondi, e come risposta è stato ucciso. Un omicidio brutale si è infatti consumato nelle scorse ore in provincia di Latina, in quel comune che, a causa dei numerosi casi registrati di coronavirus, è stato di fatto blindato dalle autorità, messo in quarantena come fu ai tempi con Codogno e il lodigiano. Protagonista suo malgrado di questa triste pagina di cronaca nera, un contadino di 69 anni. Vedendo un uomo a bordo di una Lancia Phedra sopraggiungere nei pressi della sua vigna, per sfuggire appunto alla zona rossa, questi ha cercato di bloccarlo, ricevendo però solo degli insulti. Non contento, il signor Emilio Maggiacomo, così si chiamava la vittima come riferisce Repubblica, ha deciso di chiamare il figlio, spiegando la situazione e chiedendo se non fosse il caso di avvisare le forze dell’ordine.



CORONAVIRUS, OMICIDIO A FONDI: LA SCOPERTA DEL FIGLIO DELLA VITTIMA

“Ma ti pare papà – la sua risposta – che in una situazione del genere disturbiamo i carabinieri per questa cosa”, peccato però che la conversazione si sia interrotta lì: l’uomo che tentava di “evadere”, un 44enne di nazionalità pakistana, già noto alle forze dell’ordine perchè coinvolto in un traffico di droga, ha infatti colpito con una mazza il povero contadino, fracassandogli la testa, per poi darsi alla fuga. Il figlio del 69enne, nel frattempo, ha intuito che fosse accaduto qualcosa e di conseguenza si è fiondato immediatamente verso la vigna del padre, incrociando tra l’altro proprio l’assassino pakistano a bordo della sua auto. Quando è giunto in campagna, il padre era già privo di vita, ma fra le mani aveva la tessera sanitaria del suo carnefice, presa molto probabilmente durante una breve collutazione. I carabinieri sono riusciti in breve tempo a risalire all’autore di questo efferato omicidio, attualmente è in stato di fermo.

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