Come ben noto, è caso nel mondo dello sport per il dilagare e l’aggravarsi dell’emergenza Coronavirus, e certo il mondo del Formula 1 non è esente, anche se di certo negli ultimi giorni non è stata di positivo esempio, come abbiamo ben visto con il caso Australia. A sole poche ore dal via delle prime prove libere della prova di Melbourne, la Fia si è affrettata a chiudere tutto e ad annullare la gara, che avrebbe dovuto dare il via alla stagione 2020: di fila poi la federazione ha pure annunciato la cancellazione delle tappe in Bahrain e il Vietnam, spostando dunque di parecchio l’inizio del mondiale F1. Un mossa quando mai necessaria vista la situazione di grave crisi, anche se tardiva e ampiamente criticata: ora però si deve tornare al lavoro per capire quando si potranno accedere i motori. Vista la grande incertezza globale, è complicato per Liberty media fissare un programma chiaro: pure però Ross Brawn, responsabile sportivo del Circus, ha già messo sul tavolo alcune proposte più che interessante per la stagione della formula1 che verrà, pur con l’incognita Coronavirus.



BRAWN: SOLO 17-18 GP, SERVE FLESSIBILITA’ DA PARTE DI TUTTI

Quali dunque le possibili soluzioni di Ross Bryan per la stagione della Formula 1 2020 vista l’emergenza coronavirus? Innanzitutto un avvio in ritardo del campionato e la proposta di appena 17-18 Gran premi al posto dei previsti 22: una mossa affatto inedita finora e che pure rivela un grande ottimismo da parte della Fia e di Liberty Media per quanto riguarda le tempistiche future. Non scordiamo che dopo i rinvii di Cina, Bahrain e Vietnam al momento rimangono in dubbio anche le prove di Olanda e Spagna, pur tenendo conto dell’annullamento della classica sosta di agosto. Ma non solo. Brawn infatti non esclude che si possa correre per ben tre domeniche di fila e in tal caso, per facilitare gli spostamenti dei team, venga ridotto il weekend di gara, da tre giorni a due, limando sulla sessioni di prove libere (proposta tra l’altro già venuta fuori nei mesi in scorsi in vista delle prossima stagioni della Formula 1). Ovviamente per poter realizzare tutto ciò non serve solo la collaborazione degli organizzatori e dei paesi ospitanti del circus, ma pure di scuderie e piloti, a cui lo stesso Brawn chiede: “Penso che ci sia bisogno quest’anno di flessibilità da parte dei team, le circostanze sono insolite e dobbiamo fare in modo da avere una stagione che dia delle buone opportunità economiche alle scuderie”. Il piano però deve ovviamente ancora scontrarsi non solo con gli interessi  dei singoli, ma con la realtà della pandemia (così dichiarata dall’OMS) globale di Coronavirus. Di certo quest’anno sarò un anno davvero unico nel suo genere per la Formula 1.

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