In questi giorni così drammatici, anche per il mondo della formula 1 è il caos più totale per il perdurare dell’emergenza sanitaria da coronavirus. Dopo la partenza mancata di Melbourne, il Circus ha nei giorni seguenti cancellato e rinviato a data da destinarsi parecchi Gp (l’ultimo è quello del Canada, originariamente previsto per gli inizi del mese di giugno a Montreal) e si fa sta facendo sempre più largo l’idea che questa stagione 2020 del mondiale non riuscirà a vedere la luce. Pur però, la federazione assieme a Liberty Media ancora non desistono: anzi le alte sfere del Circus rimangono ben ottimiste riguardo la ripresa del campionato (chiaramente in condizioni di sicurezza) e non sono pochi i piani che sono stati ventilati per questa stagione 2020, che sarà certo unica nel suo genere. Da una stagione con 3-4 Gp prospettata da l’ex patron della Formula 1 Ecclestone, fino a disputare più gare su una stessa pista, per snellire il nuovo programma: le idee dunque non mancano e alcune di queste ci sono arrivate oggi proprio dal direttore sportivo Ross Brawn.



CORONAVIRUS FORMULA 1, IL PIANO DI ROSS BRAWN

L’ingegnere britannico, intervistato da Sky Sports, infatti ribadendo la volontà di non annullare la stagione (prospettiva a cui ha invece aperto la Motogp), ha voluto anche presentare alcuni scenari possibili per quello che sarà il 2020 della formula 1. Brawn ha ricordato del limite della FIA di 8 Gp per dichiarare valida una stagione: un piano fattibile per il Circus dunque anche nel caso in cui si partirebbe solo in autunno, al massimo per il mese di ottobre. Ma in casa di Fia e Liberty media si vuole essere ancora più positivi per il prossimo futuro: per Brawn infatti vi è ancora la speranza che la F1 possa tornare in pista già nell’estate, magari per luglio e in tal caso “potremmo fare una stagione di 19 gare”. Il ds del circus ha dunque spiegato: “Si tratterebbe di fare tre gare consecutive, una domenica libera e ancora tre consecutive e una libera. Sarebbe dura, ma abbiamo esaminato tutta la logistica e pensiamo di poter fare 18-19 GP partendo da inizio luglio”.



Ovviamente attuare un piano del genere non sarà facile per team e scuderie, a cui verrà dunque chiesto un grande sacrificio. Pure in questo piano, sulla carta quanto meno impegnativo, Brawn dimostra di avere le idee chiare e di avere un buon progetto per il prossimo futuro: “I viaggi per i team saranno un bel problema. Pensiamo si possa iniziare in Europa, magari a porte chiuse”. Gp a porte chiuse dunque  per la Fia? Perché no per il boss inglese! Certo l’assenza di pubblico non è la condizione ideale ma visto l’emergenza che stiamo vivendo, non è da escludere che per ancora diverso tempo non saranno possibili assembramenti di pubblico così importanti, come li si attendono a una gara del mondiale: pure però Brawn ricorda che: “Le gare senza spettatori non sono eccezionali, ma sempre meglio che non farle. Dobbiamo ricordare che ci sono milioni di persone che seguono le gare da casa“.  Non ci resta che attendere con speranza dunque.

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