Anche nel mondo della Formula 1 ci si interroga se e quando la stagione della 2020 potrà avere inizio o se l’emergenza coronavirus, ormai gravissima anche a livello globale, costringerà la Fia al colpo di spugna su questo campionato della F1. Chi in tal senso ha una forte opinione e per nulla ottimistica sul futuro prossimo della Formula 1 è l’ex patron del circus della F1 Bernie Ecclestone, che intervistato da Reuters, si è detto ben poco ottimista per la partenza della stagione: “Penso che si dovrebbe chiudere la discussione sulla possibilità di gareggiare quest’anno. È l’unica cosa da fare per la sicurezza di tutti. È un peccato, ma è così”. Un annuncio amaro dunque da parte di Ecclestone, ma che pure trasuda profondo realismo, in giorni di così grave apprensione per quello che sta capitando: in netto contrasto alle ultime parole dell’attuale Ceo della F1 Carey, che si è detto ottimista per la stagione, che potrebbe aver inizio in estate, in formato ridotto.



CORONAVIRUS FORMULA 1, ECCLESTONE: COSA MAI SUCCESSA MA…

Per Ecclestone dunque ben poche chance per la Formula 1 nel 2020 ma non solo: lo stesso ex patron ha pure aggiunto nell’intervento che “Sarei molto, molto, molto sorpreso se riuscisse fare. Spero davvero che lo facciano. Si potrebbero correre tre o quattro gare all’inizio del prossimo anno e farle valere per il campionato 2020”. Un piccolo contentino dunque per appassionati e team, giusto per non cancellare l’anno 2020 dagli annali della Formula 1: non ci si spinge però oltre in previsioni più ottimistiche dunque. Ma dopo tutto, come è chiaro a tutti, non pare si possa chiedere molto di più, vista la unicità e straordinarietà della situazione attuale, come lo stesso Ecclestone ha puntualizzato, ricordando di essere rimasto scioccato solo pochi giorni fa, della cancellazione della prova di Monaco: “È una cosa che non pensavamo sarebbe mai successa, abbiamo avuto tanti problemi in passato, ma siamo riusciti a superarli. È un vero peccato che non ci sarà un Gran Premio di Monaco, non potrei pensare alla Formula 1 senza Monaco o senza la Ferrari: loro sono la Formula 1”.

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