Una stagione difficilissima per la Formula 1, che come tutto il mondo è alle prese con il Coronavirus. Si doveva partire in Australia ma poi tutto è stato rimandato e non si sa ancora con quale Gran Premio si inizierà. Per ora i rinvii arrivano fino a Baku, si potrebbe partire in Canada con il Gp di Montreal fissato al 14 giugno, ma tutto è ancora da definire. Di certo avremo un Mondiale dimezzato (ammesso che si riesca a partire), con molte gare da provare a recuperare – ma naturalmente non sarà facile. Le certezze sono il posticipo al 2022 del nuovo regolamento tecnico che doveva partire nel 2021 e il sicuro danno economico alla Formula 1. Per parlare delle prospettive della Formula 1 per questo 2020 abbiamo sentito Vitantonio Liuzzi in una intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
A Melbourne ci hanno messo troppo tempo per arrivare alla cancellazione del GP? Diciamo che hanno calcolato male i tempi…
Crede che questa stagione alla fine potrà essere disputata? Vedremo, è difficile ancora adesso dare una risposta precisa, visto che tutte le principali competizioni sportive si sono fermate e le Olimpiadi sono state rinviate. Il mondo si è fermato. Dipenderà dall’evoluzione del Coronavirus.
In quali condizioni si disputerà l’eventuale Mondiale di Formula 1? Sarà un Mondiale dimezzato, che potrebbe partire nel periodo della pausa estiva, non so sinceramente da quale Gran Premio.
Chi potrebbe giovarsi maggiormente di una partenza ritardata? Credo che alla fine nessun team possa giovarsi di tutto questo.
A quel punto meglio una stagione con meno Gp o cercare di recuperarne il più possibile, magari con format ridotto su due giorni? L’idea di un format ridotto su due giorni potrebbe essere quella giusta.
Cosa pensa dell’atteggiamento dei piloti? E’ normale che abbiano agito così, preferiscono non correre e devono anche attenersi alle decisioni dei team da cui dipendono. Tutto il mondo della Formula 1 deve sottostare a quello che sta succedendo.
Hamilton ha detto che prevale il denaro su tutto, che effetto fanno queste parole dette dalla star della Formula 1? Lui ha semplicemente affermato che era meglio non correre in Australia, in una situazione molto difficile per tutti.
Come pilota in attività come si sarebbe comportato? Avrei preferito stare a casa, attenendomi poi alle decisione del mio team.
Quanto questa pausa potrebbe danneggiare i programmi delle scuderie? Molto, perché alcuni programmi andranno rivisti, anche se per esempio i nuovi regolamenti della Formula 1 sono stati posticipati al 2022. Bisognerà rivedere i programmi in base a quello che sta accadendo.
Quanti problemi il Coronavirus potrà creare alla Formula 1? Economico e d’immagine di sicuro. Bisogna però dire che, come in ogni campo, anche in Formula 1 viene prima la salute delle persone. Il Coronavirus è un problema grave, che ormai sta riguardando tutto il mondo. L’Italia ha messo delle restrizioni molto dure finalmente, che potevano essere messe prima. Ora tutti ci prendono ad esempio e ci seguono. L’importante è che alla fine il Coronavirus venga debellato in Italia e in tutto il mondo. Questa è la priorità in assoluto! (Franco Vittadini)