Visto il perdurare dell’emergenza sanitaria per la pandemia da coronavirus, ecco che rimane pure altrettanto il bilico anche il Mondiale 2020 della Formula 1. Come abbiamo visto già nei giorni scorsi, pur dopo parecchi rinvii e cancellazioni, la Fia e Liberty Media si sono sempre detti ottimiste per la ripresa della stagione, aprendo a ipotesi sempre più fantasiose per comporre un calendario (ovviamente ampiamente ridotto). E pure non mancano le voci anche importanti di chi chiede che la stagione 2020 della Formula 1 venga cancellata, visto che non vi è alcuna certezza sulla possibilità oltre che le tempistiche del ritorno in pista. L’ultimo a chiedere lo stop definitivo al Mondiale è l’ex numero 1 della FIA Max Mosely, che in un’intervista rilasciata per l’agenzia di stampa tedesca DPA ha detto a chiare lettere che la FIA deve al più resto cancellare il campionato e pure che : “In questo modo i team e gli organizzatori avrebbero certezze e potrebbero fare dei piani ed attuare delle misure. Al momento sono in un limbo e molti stanno perdendo soldi”.
CORONAVIRUS FORMULA 1, MOSLEY: “RISCHIOSO ATTENDERE ANCORA”
Nel lungo intervento chiaramente l’ex numero 1 delle FIA (carica ricoperta dal 1993 al 2009) ha pure delineato meglio la sua posizione sulla cancellazione del Mondiale di Formula 1 per la pandemia da coronavirus: “Aspettando, si rischia di peggiorare le cose, senza avere la certezza di poter vincere qualcosa. Non c’è sicurezza che le gare possano riprendere a luglio ed in realtà sembra sempre più improbabile”. E in aggiunta lo stesso Mosley non si detto affatto favorevole all’idea di disputare gare a porte chiuse, piano che invece era stato prospettato solo pochi giorni fa dal direttore sportivo della F1 Ross Brawn, per il quale sarebbe possibile pure ipotizzare un programma di 18-19 Gran Premi, sempre che i motori possano tornare a rombare dopo lo stop, entro il mese di luglio. In tale senso Mosley è stato ben chiaro: “Sarebbe un disastro finanziario per la maggior parte degli organizzatori. Fino a che non sappiamo cosa succederà nel mondo con questa pandemia, non è possibile fare dei piani razionali per la Formula 1”.