Nuovi aggiornamenti sull’emergenza coronavirus in Francia: il ministero della Sanità ha reso noto che il bilancio è salito a 1331 morti e 25233 feriti. Un incremento esponenziale rispetto a ieri: registrati 231 decessi nel giro di 24 ore. Jerome Salomon ha poi evidenziato che l’86% dei pazienti che non ce l’hanno fatta aveva più di 70 anni. In totale, riporta Le Parisien, sono 11539 i pazienti ricoverati in ospedale, di cui 2897 in terapia intensiva. 3900, invece, i pazienti dimessi. Nelle prossime ore è atteso un messaggio alla nazione del presidente Emmanuel Macron, che si è recato all’ospedale da campo di Mulhouse, costruito nei pressi dell’ospedale sopraffatto dall’emergenza. La visita del capo dello Stato è durata circa tre ore: nel campo è possibile trattare contemporaneamente trenta pazienti, dieci di loro sono già ricoverati. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore, anche Parigi alle prese con l’emergenza Covid-19… (Aggiornamento di MB)
CORONAVIRUS FRANCIA: LE STIME SUL RILASCIO DEI DETENUTI
Il Coronavirus in Francia è diventato una realtà: dei numeri – relativi a ieri – abbiamo parlato, oggi addirittura si parla del possibile rilascio di 6000 detenuti (per ora come numero massimo) per ridurre il contagio all’interno delle carceri. Dichiarazione di Nicole Belloubet, ministro della Giustizia: non una novità in questo periodo nel quale sono in atto misure restrittive di ogni sorta per limitare e, si spera prima o poi, frenare la pandemia. Secondo il ministro francese, il rilascio riguarderebbe soltanto i detenuti con meno di sei mesi da scontare: a questi la pena potrebbe essere commutata in lavori socialmente utili, mentre per coloro la cui pena è inferiore ai due mesi sarebbero previsti gli arresti domiciliari. Ovviamente il provvedimento, qualora messo in atto, sarà destinato a far discutere; di più, se pensiamo che Nicole Belloubet ha anche previsto la possibilità che, durante l’epidemia, possa essere ridotta la pena (di due mesi) per buona condotta. Le stime, ha detto il ministro, si attestano appunto tra i 5000 e i 6000 detenuti; i dati del mese di gennaio parlavamo di oltre la metà dei 70000 carcerati in condizioni di sovraffollamento. Inoltre, Belloubet ha già chiarito che le misure anti-Coronavirus non verranno comunque applicate ai condannati per reati gravi generici, terrorismo e violenza domestica. (agg. di Claudio Franceschini)
CORONAVIRUS FRANCIA: POLEMICA SUI DATI
E’ polemica in Francia. In piena epidemia coronavirus, si dibatte sul numero effettivo delle vittime da covid-19, in quanto nell’elenco dei morti non vengono inseriti tutti quegli anziani che muoiono nelle proprie abitazioni o in quelle che vengono chiamate Ehpad, le case di cura specializzate. Stando a quanto riferisce il quotidiano d’oltralpe Le Point, il popolo ha bisogno di sapere la “necessaria verità sul numero di morti”, sottolineando come i suddetti Ehpad rischiano una strage di almeno 100.000 decessi. Jerome Salomon, direttore generale del ministero della Salute, ha detto a riguardo: “I decessi all’ospedale rappresentano soltanto una piccola parte della mortalità”. Ecco perchè i circa 7000 anziani che muoiono nei centri per anziani non autosufficienti nonché nelle varie case di cura per pensionati (in totale, ricorda SkyTg24.it, ospitano ben 800.000 pazienti), non vengono inseriti nell’aggiornamento giornaliero che ogni giorno viene diffuso da Sante’ Publique, ne tanto meno coloro che muoiono in casa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FRANCIA: 1100 MORTI, 22304 CASI
Si aggrava ulteriormente il bilancio connesso all’epidemia di Coronavirus in Francia, ove il totale dei decessi ha raggiunto quota 1100, con 22.304 casi confermati. Le morti registrate fino ad oggi negli ospedali nell’ambito della pandemia “rappresentano solo una piccola parte della mortalità” in Francia, ha dichiarato il professor Jérôme Salomon, direttore generale della Sanità. “I due principali luoghi di morte sono gli ospedali e l’Ehpad”, ha detto, annunciando l’istituzione di un “monitoraggio quotidiano della mortalità” negli istituti per anziani “nei prossimi giorni”. Nonostante i numeri impietosi, non si placa l’onda dei “furbetti” che evadono dalle proprie abitazioni per motivi di non stringente necessità: dall’inizio del contenimento sono state acquisite 3.286.000 autocertificazioni, con l’erogazione di 208.600 sanzioni. Per quanto attiene ai rimpatri, invece, negli ultimi sei giorni più di 80mila francesi sono tornati in Francia (di cui 17.000 solo lunedì), su un totale di 130mila transalpini da rimpatriare. “Ne restano ancora 50mila”, ha riferito il segretario di Stato ai Trasporti Jean-Baptiste Djebbari.
CORONAVIRUS FRANCIA: MIGLIORA LA QUALITÀ DELL’ARIA A PARIGI
Il blocco quasi totale del traffico imposto dall’epidemia di Coronavirus sta avendo, come era lecito attendersi, risvolti positivi sull’ambiente; infatti, le misure di contenimento hanno portato a un evidente miglioramento della qualità dell’aria a Parigi, secondo una prima valutazione di “Airparif” diffusa poche ore fa. Nella prima settimana, dal 16 al 20 marzo, “Airparif” ha rilevato “un miglioramento della qualità dell’aria di circa il 20-30% nell’agglomerato capitolino, a seguito di un calo delle emissioni di oltre il 60% per gli ossidi di azoto”. “Nonostante l’aumento del riscaldamento residenziale, questo calo è in gran parte legato alla forte riduzione del traffico stradale e aereo”, si legge ancora nel reportage. L’associazione di monitoraggio della qualità dell’aria nell’Île-de-France specifica che questi livelli di misurazione riconducono a quelli solitamente registrati nei parchi. “In 40 anni di misurazioni di Airparif, questa situazione non si è mai verificata in questa maniera e in così tante stazioni”, ha asserito il sodalizio in un comunicato stampa.