Andiamo ad aggiornare i dati riguardanti l’epidemia da coronavirus nella vicina in Francia. Così come comunicato dalla mappa della John Hopkins University, il numero dei morti oltralpe è salito a quota 19.323, quarta nazione al mondo dietro a Stati Uniti, Italia e Spagna. In merito agli infetti, invece, i nuovi dati dell’istituto americano parlano di 152.978, anche in questo caso, quarto posto assoluto dietro alle nazioni di cui sopra. Delle vittime, circa 12mila sono morte negli ospedali, mentre quelle nelle case di cura, i cosiddetti Ehpad, sono state quasi 7500, a conferma di quanto il virus abbia falcidiato gli anziani ricoverati nelle Rsa, non soltanto in Italia. I decessi delle ultime 24 ore sono stati 364 nelle strutture ospedaliere, un dato in lieve calo rispetto alle 24 ore precedenti, quando le morti erano state 418. In terapia intensiva troviamo invece 5.833 persone (venerdì erano 6.027), dato in calo per il decimo giorno consecutivo.
CORONAVIRUS FRANCIA: ORDINE DEI MEDICI CONTRO MACRON
Sono 30.639 le persone attualmente ricoverate in ospedale, di cui 206 sono i casi più gravi. La regione più falcidiata oltralpe resta l’Ile de France, quella della capitale Parigi, dove sono morte in totale 4.664 persone, di cui 154 nelle ultime 24 ore, con l’aggiunta di 2.293 persone in terapia intensiva. Nella sola Parigi, invece, sono morte 1.160 persone, e sono al momento 3.013 i ricoverati negli ospedali cittadini. La seconda regione con più decessi è la Val-de-Marne (700 morti), seguita a ruota dalla Seine-Saint-Denis (680 vittime), con l’Hauts-de-Seine leggermente dietro (662 decessi). In Francia si è già stabilito che il prossimo 11 maggio, a meno di un incremento clamoroso dei contagi, terminerà il lockdown, con la ripresa delle attività lavorative e delle scuole, previo l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza, e la messa in pratica del distanziamento sociale. Una decisione, quella di riaprire le scuole, contestata dall’ordine dei medici: “Questa scelta – le parole del numero uno dei medici francesi a Le Figaro, Patrick Bouet – rivela un’assoluta mancanza di logica. Non capiamo questo annuncio. La prima decisione è stata quella di chiudere scuole, scuole superiori e università. Per due motivi. Da un lato, perché sappiamo che i bambini sono potenziali vettori senza sviluppare l’infezione, con rare eccezioni. D’altra parte, perché è molto difficile in un ambiente scolastico imporre barriere. E ora il primo ambiente che il Presidente vuole riaprire è quello scolastico! Ci deve essere una logica tra le affermazioni del governo e quelle degli scienziati”.