Nuovi aggiornamenti sull’emergenza coronavirus in Francia: il ministero della Salute ha reso noto che il bilancio dei decessi è salito a 21.340, con 544 morti nelle ultime 24 ore. Sono 5.218 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, con un aumento di 183 unità rispetto a ieri. Nonostante ciò, è stata ravvisata una tendenza al ribasso: tenendo conto dei pazienti dimessi, il saldo è -215. Il numero di persone ricoverate negli altri reparti Covid è di 28.741, -365 rispetto a ieri.
Nel pomeriggio L’academie de medicine ha affermato che d’ora in poi le mascherine dovrebbero essere obbligatorie: «Una semplice raccomandazione non è sufficiente, tutti dovrebbero considerarsi potenziali portatori del virus e dunque contagiosi, anche quando si sentono in salute. E’ necessario fare attenzione e non contagiare, le mascherine rappresentano un gesto civile che deve essere obbligatorio negli spazi pubblici». (Aggiornamento di MB)
CORONAVIRUS FRANCIA: GLI ULTIMI DATI
Il Coronavirus in Francia costringe quotidianamente le autorità sanitarie e amministrative del Paese a ritoccare il bilancio verso l’alto: dall’inizio della pandemia sono 158.050 i casi confermati, con 20.796 persone decedute dopo avere scoperto di aver contratto il Covid-19. Una piaga, come già abbondantemente ripetuto in questi giorni, non soltanto sanitaria, ma anche economica: circa 3,2 milioni di interruzioni di rapporti di lavoro sono state registrate fino ad oggi, legate a necessità mediche o assistenziali. Secondo i dati forniti, circa 600mila giorni di congedo per malattia sono stati prescritti dai medici ad altrettanti pazienti Covid-positivi e per le cosiddette ‘persone vulnerabili’ (malati cronici, donne incinte), la compagnia di assicurazione sanitaria transalpina ha ricevuto 400mila richieste di congedo di malattia nell’arco di un mese, alle quali ha dato diritto “in quasi 8 casi su 10”, potendo gli altri potendo ottenerne uno in maniera retroattiva mediante il proprio medico, di famiglia. Concessi anche 2,3 milioni di fermi per l’assistenza all’infanzia su richiesta dei datori di lavoro dopo la chiusura delle scuole all’inizio di marzo.
CORONAVIRUS FRANCIA: LUOGHI DI CULTO CHIUSI FINO ALL’ESTATE
I luoghi di culto non riapriranno l’11 maggio: l’ha detto il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, che questo pomeriggio ha tenuto un’audioconferenza con i capi di culto, parlando di un periodo di osservazione fino a metà giugno. “La riapertura sarà probabilmente per il mese di giugno e, ancora una volta, dovremo essere consapevoli delle condizioni di sicurezza sanitaria molto specifiche”, ha detto il presidente della Federazione protestante francese François Clavairoly. “Non apriremo i nostri luoghi di culto se non siamo sicuri che non ci siano rischi, e il Presidente ci ha detto che non ci saranno condizioni di sicurezza fino all’inizio di giugno-metà giugno”, ha confermato il rabbino capo della Francia Haim Korsia. Tra gli altri invitati all’audioconferenza c’erano il copresidente dell’Unione buddista di Francia, il presidente dell’AEOF per il culto ortodosso, il presidente del Concistoro centrale ebraico di Francia, il presidente della Conferenza episcopale francese, l’arcivescovo di Reims e, infine, il presidente della CFCM per il culto musulmano.