Il Coronavirus in Francia fa registrare quotidianamente nuovi dati, che, inevitabilmente, aggravano il bilancio della pandemia in landa transalpina; dal suo avvento, infatti, si sono registrati 162.100 casi di positività e sono decedute 22.856 persone dopo aver scoperto di avere contratto il virus. Intanto, in un’intervista rilasciata quest’oggi, lunedì 27 aprile 2020, a “Libération”, il direttore del laboratorio “Pasteur-TheraVectys”, Pierre Charneau, ha dichiarato di aver sviluppato un test sierologico in grado di identificare gli individui immuni. Si tratta di un primo passo che dovrebbe facilitare la strategia francese di deconfinamento e potrebbe essere reso accessibile alle persone dopo che le autorità avranno dato il via libera. “La produzione massiccia di questo test non è un grosso problema: abbiamo in serbo tutti i reagenti necessari per crearne diverse centinaia di migliaia. E una sola macchina dell’istituto Pasteur è sufficiente per analizzare da 50mila a 100mila campioni alla settimana! Il principio è quindi quello di moltiplicare il numero di centri in tutto il Paese per ottenere un tasso di analisi molto elevato”, ha commentato.
CORONAVIRUS FRANCIA: RIPARTE IL CANTIERE DI NOTRE-DAME DE PARIS
Era il 15 aprile 2019, poco più di un anno fa, quando la celebre cattedrale di Notre-Dame de Paris veniva avvolta dalle fiamme: la guglia centrale, la volta e quasi tutta la struttura che reggeva il tetto crollarono a terra, “fuse” dal calore dell’incendio. Furono danneggiati anche alcuni elementi interni alla chiesa, mentre 16 statue solitamente presenti sul tetto si salvarono per miracolo: erano state rimosse per essere restaurate solo quattro giorni prima. Adesso, dopo l’interruzione del 16 marzo scorso a causa dei rischi sanitari connessi all’emergenza epidemiologica, il cantiere di Notre-Dame è pronto a ripartire “gradualmente” dalla data odierna, lunedì 27 aprile. Questa ripresa sarà accompagnata da misure specifiche, tra cui la distribuzione di mascherine protettive tra gli operai e l’installazione di distributori di gel idroalcolici sul posto. Una dozzina di persone sono al lavoro per rimettere in funzione la base vitale del sito e per preparare il ritorno di una cinquantina di dipendenti, previsto per il 4 maggio.