Continua a rallentare l’epidemia di coronavirus in Francia. Stando a quanto si legge sulla mappa dell’università John Hopkins, il numero di vittime oltralpe è salito a quota 24.864, il che significa che nelle ultime 24 ore sono morte “solamente” 135 persone, un dato in calo rispetto alle vittime del giorno precedente che erano state 166. Si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel quindi, anche perchè era da più di un mese, precisamente dal 22 marzo scorso, che il numero di morti giornalieri non era stato così basso. Per quanto riguarda gli infetti totali, invece, sono saliti a quota 168.925, quinta nazione al mondo per numero di casi dietro a Stati Uniti, Spagna, Italia e Regno Unito. Calano i ricoveri, in totale 25.815 da inizio emergenza, e soprattutto i pazienti in rianimazione, che rispetto al dato precedente sono scesi di 8 unità, portandosi a 3.819. Intanto in Francia inizia oggi quella che dovrebbe essere l’ultima settimana di lockdown, visto che, da lunedì prossimo 11 maggio, dovrebbero riaprire numerose attività, scuole comprese.
CORONAVIRUS FRANCIA, MINISTRO SALUTE: “BISOGNERA’ RISPETTARE IL LOCKDOWN”
“L’obiettivo è la riapertura dall’11 maggio – ha ribadito le intenzioni del governo, parlando a Rtl e Lci, il ministro dell’Interno francese, Christophe Castaner – un obiettivo chiaro, netto, preciso”. Così si è invece espresso Olivier Veran, ministro della Salute, in un’intervista al quotidiano Le Parisien: “Se il lockdown sarà ben rispettato fino alla fine, avremo messo il coperchio sulla pentola dell’epidemia e potremo riaprire gradualmente nelle condizioni migliori. Nel caso contrario, e se il numero dei nuovi malati fosse troppo elevato, la data della riapertura potrebbe essere rimessa in discussione e sarà modulata secondo i dipartimenti”. Tanti sono i lavoratori francesi che cercano risposte, fra cui anche gli artisti, fra le categorie dimenticate in questa crisi, anche in Italia. A riguardo è stato lanciato un appello a cui il presidente Macron ha risposto così: “Agli artisti che si sono espressi, voglio dire che li ascolto. Lo Stato continuerà a sostenerli, proteggerà i più fragili, sosterrà la creatività. Il futuro non può essere costruito senza il vostro potere di immaginazione. Mercoledì annuncerò le prime decisioni in questa direzione”.