La curva del contagio si frena tanto in Italia quanto in Francia, dove però la fase 2 è più “spinta” rispetto al nostro Paese per il semplice motivo che il lockdown in fase 1 è stato molto più “elastico”: resta però drammatico il conto delle vittime, dopo che nelle ultime 24 ore sono stati ancora 330 i morti registrati dal Dipartimento generale della Sanità. Dall’inizio dell’epidemia, il totale dei decessi sale a 25.531 morti, con un calo però registrato sui contagi da coronavirus: -773 in meno rispetto a ieri con dati generali a 24.775.
Per chiudere il bollettino, il Dipartimento riporta anche il numero dei pazienti in rianimazione (266 in meno rispetto a ieri), oggi dunque fermo a 3.430. Mentre il Presidente Macron prosegue nel giro della Francia per provare a rassicurare i vari settori colpiti dal coronavirus, il Senato di Parigi ha votato la notte appena passata un disegno di legge che estende lo stato di emergenza sanitaria fino al 10 luglio (in Italia è esteso fino al 31 luglio): «Sarà ora esaminato nell’Assemblea nazionale, mercoledì in commissione, quindi giovedì nell’emiciclo, in vista dell’adozione definitiva prima del fine settimana» ha spiegato Le Monde questa mattina.
CORONAVIRUS FRANCIA, LO “SPETTRO” DI WUHAN
Nel frattempo in tutta Ue impazza la teoria molto più che “utopica” di un possibile arrivo del coronavirus in Europa ben prima di gennaio-febbraio: dopo che ieri in Francia è esploso il caso del “paziente 0” di origini algerine che si sarebbe ammalato il 27 dicembre del 2019, si sta allargando la tesi sul contagio dal laboratorio di Wuhan non più solo per le accuse Usa ma anche per le novità in arrivo dalla Svezia. «Credo che potremmo trovare casi individuali (di coronavirus) fra le persone che hanno viaggiato a Wuhan a novembre e dicembre dell’anno scorso: non mi sembrerebbe per niente strano, anzi del tutto prevedibile», spiega Anders Tegnell, epidemiologo dell’Agenzia svedese per la salute pubblica (Folkhälsomyndigheten). Secondo lo studioso di Stoccolma, il Covid-19 era già in Francia prima di natale mentre nello Stato scandinavo sarebbe arrivato solo qualche giorno dopo ma non si esclude che ad essere decisivi sono stati i viaggi dopo i Giochi dei Militari proprio a Wuhan in Cina nello scorso autunno.