In Francia sono 26.230 le persone morte a causa del coronavirus dall’inizio dell’emergenza. Una tragedia nazionale comune a tanti Paesi, che soltanto in questi ultimi giorni stanno vedendo allentare la pressione sui propri sistemi sanitaria. Così anche in Francia, dove i ricoverati nell’unità di terapia intensiva continuano a diminuire, ma nessuno può parlare di crisi sanitaria terminata con 2.961 casi gravi nei reparti. Dal punto di vista della gestione politica dell’emergenza la notizia più importante arriva dall’Assemblea Nazionale, che nella notte tra venerdì e sabato ha votato in prima lettura il disegno di legge che estende lo stato di emergenza sanitaria fino al 10 luglio e che comprende misure relative al progressivo deconfinamento a partire da lunedì. Tra le principali misure vi è la creazione di un “sistema di informazione” per identificare le persone infette e i loro contatti.
CORONAVIRUS FRANCIA, 26.230 MORTI: LE MISURE DEL DECONFINAMENTO
L’allentamento delle misure di confinamento che in Francia avrà luogo a partire da lunedì 11 maggio non riguarderà quattro regioni metropolitane che restano ad oggi di colore rosso in quanto a rischio: Ile-de-France, Hauts-de-France, Bourgogne-Franche-Comté e Grand-Est, nonché Mayotte. In questi territori, l’uscita dal contenimento sarà su una base più rigorosa. Condizioni particolarmente rigide saranno applicate nell’Ile-de-France. Come riportato da Le Monde, per evitare la saturazione dei trasporti pubblici nelle ore di punta (6:30 – 9:30 e 16:00 – 19:00), per gli spostamenti sarà necessario esibire un certificato firmato dal datore di lavoro o che attesti “un motivo valido per viaggiare”. La mascherina sarà obbligatoria in tutti i trasporti pubblici per tutte le persone di età superiore agli 11 anni, pena una multa di 135 euro. Le frontiere rimarranno chiuse fino al 15 giugno, almeno con i paesi europei, a meno che non vi siano ragioni convincenti (assistenza all’infanzia o lavoratori transfrontalieri, ad esempio). Quelli nell’area di Schengen “rimangono chiusi fino a nuovo avviso”, secondo il ministro dell’Interno, Christophe Castaner. Per quanto riguarda la riapertura di scuole e università, “tra l’87 e il 90% dei comuni ha preparato la ripresa dell’anno scolastico per la prossima settimana”, ha annunciato il ministro della Pubblica Istruzione, Jean-Michel Blanquer. Le università potranno riaprire il 18 maggio nei dipartimenti contrassegnati dal bollino verde di sicurezza.