In Francia aumentano i contagi per Coronavirus, come in tutto il mondo: non abbiamo ancora raggiunto i numeri di Italia e Spagna ma la situazione è critica. Nelle ultime ore si sono fatti sentire i sindacati dei trasporti: in particolare CFDT, FO e CFTC (si legge su Le Monde) hanno chiamato personalmente gli autisti dei camion e li hanno invitati ad esercitare “individualmente” il diritto di recesso qualora non venissero garantite le necessarie e basilari misure sanitarie contro il Covid-19. Una categoria a rischio quella degli autisti, che anche in questi giorni girano per effettuare la consegne; per questo motivo una federazione CGT (Consiglio Generale del Lavoro) della funzione pubblica territoriale ha preallertato circa la possibilità di scioperi per tutto il mese di aprile, con le stesse ragioni. Ora bisognerà intendere nel concreto cosa significhi “manchevolezze” circa le misure di sicurezza in Francia, ma anche questo fa capire quanto i tempi siano complicati e si debba fare di tutto per evitare che il Coronavirus prenda sempre più piede, diffondendo il contagio. (agg. di Claudio Franceschini)



CORONAVIRUS FRANCIA: MORTALITA’ AL 9%

Crescono i positivi e i morti in Francia, e di pari passi, aumenta anche la letalità del coronavirus. Stando agli ultimi dati ufficiali aggiornati, il 9% delle persone colpite da covid-19 oltralpe muore. Lo ha riferito Jerome Salomon, direttore generale del ministero della Salute, che ha commentando i nuovi dati in maniera preoccupante: “una crescita significativa rispetto alle nostre previsioni”. I numeri resi pubblici fanno riferimento alla settimana scorsa, quella del 16-22 marzo, e Salomon ha aggiunto che, come in Italia e nel resto del mondo, muoiono maggiormente le persone anziane: “L’aumento di mortalità riguarda le persone di più di 65 anni”. Per quanto riguarda le regioni in cui la crescita dei casi si è fatta sentire di più, queste sono il Grande Est, l’Hauts de France, la Borgogna, l’Ile de France e infine la Corsica. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CORONAVIRUS FRANCIA: “ALLARME PER DECESSI DA CURE CON CLOROCHINA”

Emergenza coronavirus in Francia, scoppia il caso clorochina: secondo quanto riporta la stampa transalpina, i trattamenti con il farmaco anti-malaria avrebbero provocato disturbi del ritmo del cuore e arresti cardiaci in alcuni ospedali. Adnkronos evidenzia che la denuncia è arrivata da un farmacista di un ospedale universitario, che ha inviato la casistica all’Ansm (Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali). Ricordiamo che l’utilizzo della clorochina per curare i pazienti affetti da coronavirus è sponsorizzato dal dottor Didier Raoult. Nonostante questa querelle, Marine Le Pen ha chiesto al Governo di autorizzare i medici a prescrivere il farmaco anti-malaria anche per chi presenta sintomi lievi: «Se riuscissimo ad evitare l’aggravamento dei casi, se riuscissimo ad evitare anche un calo del 10 per cento dei casi gravi, ciò significherebbe che non dovremmo lasciare nessuno senza aiuto e senza respiratori», le sue parole ai microfoni di France Info. (Aggiornamento di MB)



CORONAVIRUS FRANCIA: 2606 MORTI E 40.174 CASI

Il Coronavirus continua a fare parlare di sé anche in Francia, dove il bilancio attuale recita: 2606 morti, 40.174 casi. Come riferito dal direttore generale della Sanità, Jérôme Salomon, i dati ospedalieri mostrano che 19.364 persone sono state ricoverate in ospedale a causa del Covid-19, aumentando così il numero totale dei ricoveri di oltre il 10% nelle ultime 24 ore, inevitabile conseguenza delle contaminazioni osservate circa due settimane fa, prima del contenimento. Ci sono stati, inoltre, 164 ricoveri all’estero e 5 morti (3 in Martinica, 2 in Guadalupa) e sono stati registrati 4632 casi gravi, in terapia intensiva. “Sono necessari respiratori, perfusioni, talvolta coma artificiale e sorveglianza costante, con personale competente”, ha aggiunto Salomon, il quale ha poi rivelato un dato che fa riflettere: sessanta pazienti che attualmente combattono per la vita hanno meno di 30 anni. Più genericamente, il 34% di coloro che si trovano in terapia intensiva ha meno di 60 anni, mentre il restante 64% ha un’età compresa fra i 60 e gli 80 anni.

CORONAVIRUS FRANCIA, SALOMON: “NUMERO DI MORTI SUPERIORE AL PREVISTO”

Nel corso del suo intervento domenicale, il direttore generale della Sanità in landa francese, Jérôme Salomon, ha sottolineato inoltre che, a livello nazionale, il numero di morti nella settimana dal 16 al 22 marzo è stato superiore rispetto a quanto preventivato (+9%), e che il Paese produce da 6 a 8 milioni di maschere alla settimana. “Tuttavia – ha commentato –, i nostri professionisti della salute hanno bisogno di 40 milioni di maschere alla settimana”. Nella giornata di ieri, poi, 359 pazienti sono stati trasferiti, purtroppo, in terapia intensiva: “È questo numero giornaliero che analizzeremo per valutare l’impatto del contenimento. Se, come risultato del contenimento, ci sarà stato un minor contatto tra le persone, attraverso gesti di barriera, attraverso il rispetto della distanza minima tra di noi, allora dopo il periodo medio di incubazione di sette giorni prima dell’insorgenza dei sintomi, dovremmo assistere a una diminuzione del numero di persone accettate in rianimazione. Quando ciò comincerà ad accadere? A partire dalla fine di questa settimana”.