Andiamo ad analizzare gli ultimi dati riguardanti l’epidemia di coronavirus in Francia. Stando a quanto si legge sulla sempre aggiornata mappa della John Hopkins University, il numero di vittime nella vicina oltralpe è salito a quota 28.025, mentre gli infetti da inizio pandemia sono 180.933. Dati poi confermati da Jerome Salomon, direttore generale della salute, che ha sottolineato come i ricoveri e i posti in rianimazione siano in decrescita. Attualmente troviamo 18.468 persone in ospedale (ieri erano 19.015), mentre i casi più gravi sono 1.894. La regione più colpita continua ad essere quella dell’Ile-de-France, dove si trova la capitale Parigi, seguita dal Grande est, dall’Alvernia-Rodano-Alpi e infine dall’Alta Francia. Sono 99.258 le persone che hanno avuto bisogno di ricovero da inizio pandemia, mentre le guarite hanno toccato quota 62.500. Piccola precisazione sugli ultimi dati, visto che il bilancio dei decessi è più basso rispetto a quello di 24 ore fa in quanto i numeri sono stati aggiustati a causa di un problema relativo ai dati delle case di riposo, scesi di 300 dopo errata comunicazione.



CORONAVIRUS FRANCIA: 152 BIMBI CON MALATTIA DI KAWASAKI

A preoccupare la Francia sono i casi di malattia di Kawasaki, con 152 bambini che hanno contratto la sindrome, che pare sia associata al coronavirus. “Stiamo studiando se questa malattia è legata al covid-19 – ha detto Salomon in conferenza stampa – in 98 casi è stato trovato un legame possibile con la malattia, per altri sono in corso indagini e per molti altri non c’è collegamento”. Il picco resta comunque relativo al mese di aprile, ma l’emergenza rimane anche perchè un bambino di 10 anni è deceduto soltanto cinque giorni fa proprio a causa della Kawasaki. Il direttore generale della salute ha comunque voluto rassicurare i genitori, dicendo di contattare il pediatra in caso di febbre, e specificando che “Con un trattamento specifico, l’evoluzione è in genere molto favorevole”. E a proposito di bambini, tornato ad essere chiuse numerose scuole che avevano riaperto l’11 maggio scorso, a seguito di nuovi casi registrati. Le autorità fanno comunque sapere che non è da escludere che gli infetti risalgano a prima del ritorno a scuola.

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