Anche in Francia proseguono i contagi di Coronavirus ed il ministro dell’Educazione Jean-Michel Blanquer, ai microfoni della radio France Info, ha fatto sapere le sue nefaste previsioni per il futuro. A suo dire, infatti, il Covid-19 contagerà “probabilmente” più della metà della popolazione francese. Lo stesso ministro ha poi spiegato: “Come sapete dall’inizio la strategia non è quella di impedire che il virus circoli, sappiamo che passerà probabilmente da oltre una metà di noi, ma è di fare in modo che passi nel modo più dilatato nel tempo”. A tal proposito, scrive Le Figaro il governo ha annunciato il passaggio alla fase 3 e la chiusura di tutti i luoghi “non essenziali per la vita del paese”. Non solo: nei prossimi giorni i trasporti “a lunga percorrenza” in treno, pullman o aereo saranno “gradualmente ridotti”, anche se “tutti potranno tornare a casa”. Nella serata di ieri inoltre il primo ministro Edouard Philippe ha annunciato il rafforzamento delle misure di confinamento: “Quello che dobbiamo fare al momento è semplicemente evitare il più possibile la raccolta, limitare le riunioni amichevoli e familiari, utilizzare i mezzi pubblici solo per andare al lavoro e solo se la presenza fisica al il lavoro è essenziale, lasciando la tua casa solo per fare la spesa, l’esercizio o il voto essenziali”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



FRANCIA: 4500 CASI, 91 MORTI

Aumentano i contagi di coronavirus in Francia. Nelle ultime ore il numero di persone infette da covid-19 oltralpe è salito a quota 4500, con l’aggiunta di 91 decessi. Un netto incremento rispetto ai dati di venerdì, che parlavano di 3661 casi, con 79 morti. Così come avvenuto in Italia e in seguito anche in Spagna, l’esecutivo presieduto da Emmanuel Macron ha deciso di chiudere tutti i negozi. A dare l’annuncio delle nuove misure restrittive è stato il primo ministro Edouard Philippe, annunciando che “tutti i negozi sono chiusi tranne quelli essenziali: alimentari, farmacia, banche, tabaccherie”. Chiusi anche il museo Louvre e la Tour Eiffel, mentre i luoghi di culto rimarranno aperte, ma ogni tipo di cerimonia religiosa, messe, matrimoni, funerali, è stata sospesa. Stride con queste misure restrittive, la decisione di lasciare aperti i seggi, in vista del primo turno delle elezioni municipali, nonostante, come detto sopra, bar, ristoranti, e in generale, tutti i negozi considerati non primari per la vita, siano stati chiusi dalla mezzanotte di ieri.



CORONAVIRUS FRANCIA, VIRALE L’HASHTAH “NON ANDRO’ A VOTARE”

Lasciare i seggi aperti rappresenta un enorme rischio, in quanto saranno ben 48 milioni i cittadini francesi chiamati alle urne per rinnovare i propri sindaci, fra cui anche il primo cittadino di Parigi e i suoi consiglieri comunali. I seggi sono regolarmente aperti dalle ore 8:00 di stamattina, e si voterò poi il prossimo 22 marzo per il secondo turno. La sensazione circolante è che saranno ben pochi i francesi che si recheranno a votare, anche perchè in queste ore in Francia sta divenendo virale l’hashtag #jeniraipasvoter, che tradotto significa “io non andrò a votare”, e che invita appunto a boicottare la tornata elettorale. Un hashtag che si contrappone a “io andrò a votare”, che non ha però avuto molto successo. Tra l’altro, già nella giornata di ieri era divenuto virale l’hashtag “Restate a casa”, rilanciato da più di 40mila tweet. Chiusi infine anche gli impianti sciistici, come specificato via Twitter da Joel Retailleau, direttore generale dell’Associazione dei sindaci delle località di montagna. “I sindaci delle località montane, solidali con le misure adottate dal governo per arginare la diffusione di Covid-19, si sono pienamente assunti le loro responsabilità durante la notte. Le località di montagna sospendono l’attività da questa domenica”.

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