La Francia conta i suoi primi 5437 casi positivi di Coronavirus ed oltre 120 morti, assistendo inerme ad una accelerazione importante e forse inaspettata del virus. Il risveglio odierno è stato drammatico con scuole, bar, negozi e ristoranti chiusi per far fronte all’emergenza. Nelle strade però c’è ancora troppa gente. “Vi scongiuro restate a casa” ha detto ieri sera il ministro della Salute. “La situazione è molto grave e si deteriora rapidamente” ha aggiunto, come riferisce Repubblica. Ogni tre giorni si assiste ad un raddoppiamento del numero dei casi e per la serata di oggi Macron ha annunciato un discorso al Paese. Nelle prossime ore saranno annunciate misure alle frontiere esterne dell’Unione europea “nelle prossime ore”. Ad affermarlo, spiega TgCom24, è stata la presidenza francese parlando dell’emergenza coronavirus. Secondo la commissione europea, il Covid-19 sarebbe “già in tutti gli Stati membri, perciò chiudere le frontiere non è necessariamente il modo migliore di garantire” un ulteriore contenimento del virus. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



CONTAGI IN AUMENTO

In linea con il resto delle principali nazioni europee, aumentano i contagi anche in Francia. Oltralpe il numero dei positivi al coronavirus ha toccato quota 5.400 (+900 rispetto a 24 ore prima, terza nazione più colpita del Vecchio Continente dopo Italia e Spagna), mentre le vittime sono salite a 120, dopo le ultime 28 morti. A renderlo noto è stato Olivier Veran, ministro della salute. Numeri importanti quelli oltralpe, una nazione che nelle ultime 48 ore ha abbassato le serrande un po’ ovunque, lasciando aperti solo supermercati, farmacie e beni di prima necessità, ma permettendo a 47 milioni di francesi di andare a votare per le elezioni comunali. Una decisione che ha fatto storcere il naso a molti, alla luce dell’epidemia in circolo, e che comunque ha trovato la contrarietà di gran parte della popolazione francese, tenendo conto che l’affluenza alle urne è stata minima. Di conseguenza, il governo francese deciderà domani se tenere il secondo turno di elezioni amministrative previste per il prossimo 22 marzo, oppure, se posticiparle.



CORONAVIRUS FRANCIA: ASTENSIONE RECORD DURANTE LE ELEZIONI DI IERI

I vari gruppi politici, da sinistra a destra, chiedono un rinvio, e il premier Edouard Philippe ha fatto sapere che prima di una decisione definitiva si riunirà con tutti i massimi rappresentanti delle forze politiche, per decidere il da farsi: “L’alto tasso di astensione – ha specificato – mostra la crescente preoccupazione dei nostri concittadini per l’epidemia”. L’astensione nella giornata di ieri è stata da record, oscillante fra il 53 e il 56%, di conseguenza, più di un elettore su due ha preferito, giustamente, starsene a casa. Macron ha comunque difeso la scelta di tenere aperte 35mila urne, mentre il presidente del Consiglio scientifico incaricato di gestire l’emergenza Covid-19, Jean-Francois Delfraissy, ha fatto sapere che andare a votare non è stato “più rischioso di andare a fare shopping”. Sull’emergenza coronavirus si è espressa anche Marine Le Pen, leader della destra d’oltralpe, che ha invitato il governo a chiudere le frontiere: “Esorto il presidente della repubblica – il suo discorso riportato da BFMTV – a chiudere i confini con i paesi più colpiti (dall’epidemia), tra cui Italia, Spagna, Iran”.

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