Dalla tranquillità all’emergenza, nel giro di sole 24 ore con tanto di indicazioni a seguire il “modello Italia” per fronteggiare quella che Emmanuel Macron nel suo discorso di ieri sera ha definito senza appelli come la più grave crisi sanitaria che l’Esagono abbia vissuto negli ultimi 100 anni. L’epidemia di Coronavirus è arrivata oramai da tempo in Francia ma solo nella giornata di ieri c’è stata la svolta, dopo le polemiche per il calcio che non si era ancora fermato, gli assembramenti di tifosi e di… Puffi e la mancata chiusura delle scuole. Anche per questo motivo l’Eliseo, anche se tardivamente, ha messo in campo misure straordinarie di fronte all’impennata dei casi (si parla già di 61 decessi a fronte di quasi 3000 persone ufficialmente contagiate). Ma la polemica è rivolta pure al fatto che se si potrebbero mettere in campo le stesse misure draconiane adottate dal Governo Conte c’è pure chi teme “uno scenario italiano” nei numeri del contagio con solo uno slittamento di circa una settimana rispetto alle statistiche nostrane. Inoltre nonostante le pressioni di medici e associazioni sanitarie non è arrivato quel blocco totale che molti auspicavano e, anzi, in maniera contraddittoria mentre le scuole e università vengono chiuse per almeno due settimane e Ligue 1 e Ligue 2 si fermano, domenica prossima le elezioni municipali in programma si terranno regolarmente… (agg. di R. G. Flore)
CORONAVIRUS FRANCIA, PSG IN ISOLAMENTO
Nuovi aggiornamenti sull’emergenza coronavirus in Francia. Le elezioni comunali si terranno regolarmente, mentre le scuole resteranno chiuse almeno quattordici giorni. Il ministro dell’Economia ha stimato che il costo economico delle misure intraprese è di decine miliardi di euro. «Il virus accelererà», le parole del primo ministro transalpino, sottolineando che non sono escluse ulteriori misure di contenimento. I colleghi de Le Parisien riportano che i calciatori e lo staff del Paris Saint-Germain sono in isolamento domiciliare: l’allenamento in programma oggi pomeriggio al Camp des Loges è stato annullato, attese conferme dalla società parigina. Infine, da segnalare la sospensione dei collegamenti tra Francia e Marocco: il Paese africano ha sospeso tutti i collegamenti aerei e marittimi da e per Parigi. «Si raccomanda a tutti i residenti in Francia di posticipare qualsiasi viaggio», le parole dell’ambasciatore francese in Marocco. (Aggiornamento di MB)
CORONAVIRUS FRANCIA, LE PAROLE DI MACRON
Così come sta purtroppo avvenendo in molte nazioni d’Europa, anche in Francia si aggrava di giorno in giorno il bilancio connesso al Coronavirus. Nella serata di giovedì 12 marzo 2020, la Direzione Generale della Salute ha annunciato la presenza di 2876 casi di Covid-19 in landa transalpina (quasi 600 in più rispetto all’ultimo ‘bollettino’), con 61 persone decedute e 129 pazienti che versano in gravi condizioni. “L’urgenza è di proteggere i nostri cittadini più vulnerabili – ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron –. Chiedo alle persone con più di 70 anni, che soffrono di malattie croniche o respiratorie, di rimanere a casa”. Per poi aggiungere: “La nostra seconda priorità è quella di arginare l’epidemia, per prevenire l’accumulo di persone in difficoltà respiratoria. Da lunedì, e fino a nuovo avviso, asili, scuole, college, licei e università saranno chiusi, per proteggere i nostri studenti, i docenti e il personale scolastico. Stiamo facendo tutto questo per ridurre la diffusione del virus”.
CORONAVIRUS FRANCIA: 61 MORTI E 2876 CONTAGI. SCUOLE CHIUSE PER ALMENO DUE SETTIMANE
Come preannunciato da Emmanuel Macron, dunque, anche gli studenti d’Oltralpe sono costretti a uno stop forzato. Esattamente la medesima situazione che riguarda, ormai da settimane, bambini e ragazzi di tutt’Italia e alla quale si sta cercando di porre rimedio per mezzo della teledidattica, con risultati altalenanti e non sempre positivi. Intanto, il ministro della Salute Olivier Véran ha assicurato ai microfoni dei media che “la chiusura degli istituti scolastici sarà il più breve possibile. È un’esperienza straziante dover chiudere scuole, asili e università per almeno 15 giorni”. Un auspicio, che però non trova conferme nelle dichiarazioni di Jean-Michel Blanquer, ministro dell’Istruzione: “C’è stata una riunione di scienziati, di uomini di scienza, che hanno ritenuto che si dovesse passare a una nuova fase che prevedeva la chiusura di scuole, collège e licei per fermare l’accelerazione dell’epidemia. Quello che è abbastanza certo è che durerà almeno fino alle vacanze di primavera”.