In Francia aumentano esponenzialmente i decessi nella conta delle vittime per l’emergenza coronavirus, che nella giornata del 2 aprile ha superato il milione di contagi nel mondo. Ma c’è una spiegazione: dopo un’indagine i francesi hanno individuato e ufficializzato 884 decessi nelle case di riposo, portando il conto giornalieri dei morti con covid-19 a 1355, la cifra più alta al mondo della giornata del 2 aprile, superiore anche a quella di Stati Uniti e Italia. Ma il presidente Macron aveva chiesto di riuscire a conteggiare quanto il virus avesse mietuto vittime all’interno delle case di cura per anziani. Una problematica che si è presentata fortemente anche in Italia, anche nelle regioni meno colpite come quelle del centro-sud, che fanno pensare come contando i morti nelle case di riposo in maniera precisa, nel nostro Paese il bilancio delle vittime sarebbe ancora più pesante. La Francia ha voluto vedere più chiaro sulla questione, confermando di fatto come il covid-19 sia una vera piaga per gli anziani e le persone che già soffrono di patologie pregresse, seppur tenute sotto controllo fino all’insorgenza del virus.



STOP ALL’AUTOCERTIFICAZIONE CARTACERA

Il direttore generale della Sanità francese, Jerome Salomon, ha spiegato inizialmente come i decessi all’interno delle case di riposo non siano stati inseriti nel conteggio delle morti quotidianamente registrate negli ospedali che a tutto il 2 aprile sono 4503, 471 in più rispetto alla giornata del primo aprile. Nel Paese transalpino i casi confermati di coronavirus sono arrivati a 59.105, e Salomon ha affermato di ritenere con cognizione di causa che i casi effettivi tra il 16 ed il 29 marzo in Francia sarebbero stati ben 141mila, considerando i numerosi asintomatici che non sono stati sottoposti al tampone. Nel frattempo il Governo francese ha deciso che da lunedì si potrà mostrare alla polizia anche l’autocertificazione digitale caricata sullo smartphone, senza dover portare necessariamente con sé quella cartacea. La decisione è stata ufficializzata dal ministro dell’Interno Christophe Castaner, che ha spiegato che il sistema messo a punto per tutelare la privacy degli utenti ha garantito la svolta per passare dall’autocertificazione cartacea a quella digitale.

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