Nuovo appuntamento quotidiano con l’epidemia di coronavirus nel resto del mondo, ed in particolare nelle nazioni europee più colpite. Come al solito apriamo il nostro excursus sull’estero partendo dalla situazione in Francia, senza dubbio la nazione più in sofferenza in questa fase di seconda ondata. Negli scorsi giorni il paese ha toccato quota 52mila contagi e in 24 ore, e secondo i virologi i casi reali sarebbero almeno di 100mila al giorno. Di conseguenza il governo sta valutando nuove misure di restrizione, ed in particolare, un possibile nuovo lockdown totale in tutto il paese. Fra le ipotesi circolanti in queste ore, quella di una chiusura solamente nel weekend, e a riguardo novità importanti dovrebbero giungere quest’oggi dal presidente Macron, che questa sera tornerà a parlare ai francesi. Si parla anche della possibilità di un lockdown totale per un mese ma leggermente più blando rispetto a quello di marzo. Intanto il ministro francese dell’Interno, Gérald Darmanin, pare già aver anticipato le restrizioni ,annunciando: “Bisogna aspettarsi decisioni difficili”.
CORONAVIRUS GERMANIA: “A BREVE 20MILA CASI AL GIORNO”
Anche la Germania è preoccupata dalla nuova ondata di casi di coronavirus, e il ministro dell’Economia tedesco Peter Altmaier ha spiegato che nel giro di pochi giorni anche da quelle parti i numeri potrebbero superare i 20mila al giorno, soprattutto a cominciare dal prossimo weekend. “Abbiamo a che fare con una crescita esponenziale”, le parole del ministro teutonico durante una conferenza stampa franco-tedesca, aggiungendo: “In Germania il numero di nuove infezioni è in aumento del 70-75% rispetto alla settimana precedente”. Infine la situazione in Spagna, dove i medici hanno deciso di ribellarsi al governo, proclamando uno sciopero di 24 ore per protestare contro l’incapacità dell’esecutivo, che non ha rafforzato a dovere, secondo il loro punto di vista, il sistema sanitario nazionale. Secondo il Cesm, il principale sindacato dei medici spagnoli, l’adesione è stata dell’85% nella regione di Madrid, quella più colpita dall’infezione di coronavirus. Ogni ultimo martedì del mese lo sciopero si ripeterà.