Consueto appuntamento con il bollettino coronavirus mondo, il focus dedicato in particolare a Francia, Germania e Uk, le nazioni più colpite in Europa assieme all’Italia. Partiamo dall’Inghilterra dove nella giornata di ieri, come anticipato, è stato annunciato il lockdown fino al prossimo 2 dicembre, ma l’esecutivo di Boris Johnson, nelle parole di Michael Gove, ha fatto sapere che potrebbe essere ulteriormente esteso se necessario. “La situazione è stata peggiore di quanto ci si aspettasse”, ha spiegato, e nelle ultime 24 ore sono stati registrati 23.254 e 162 morti, a fronte dei 21.915 (con 326 vittime) di sabato. Nel weekend, comunque, i numeri sono spesso e volentieri più bassi per via dei minori tamponi processati, di conseguenza bisognerà attendere oggi se non martedì per avere un quadro più chiaro dell’andamento epidemiologico. Sono invece stati 14.177 i nuovi casi segnalati in Germania, in ribasso rispetto ai 19.056 di sabato, record quest’ultimo da quando è scoppiata la pandemia.
CORONAVIRUS FRANCIA: “STRETTA” SUI SUPERMERCATI
Stando al Diw, l’istituto di studi economici di Berlino, gli hotel e i ristoranti sono stati i due settori più colpiti dall’epidemia di coronavirus, facendo registrare un calo del fatturato di ben 5.8 miliardi di euro, con un crollo del 55% rispetto alla media del trimestre 2019. Per l’industria, il calo sarà invece di 5.6 miliardi, mentre per la cultura di 2.1, e infine per il commercio di 1.3. Michael Huther, direttore dell’Istituto dell’economia tedesca (Iw) di Colonia, ha aggiunto che la pandemia farà perdere un punto percentuale al pil tedesco, che significano 591mila disoccupati in più. Situazione ancora critica in Francia, dove i nuovi casi sono stati 46.290 nelle ultime 24 ore con l’aggiunta di 231 morti (sabato i contagi erano stati 35.641). Il premier francese Castex potrebbe annunciare a breve una “stretta” sui supermercati, togliendo dagli scaffali i “prodotti non di prima necessità”. Lo ha anticipato Bruno Le Maire, ministro dell’economia, spiegato che tale mossa servirà per “ripristinare l’equità” con le piccole imprese.