Così come in Italia, l’epidemia di coronavirus oltre i confini non accenna ad arrestarsi. La situazione più preoccupa si registra in particolare in Francia, dove i contagi hanno superato quota 50mila negli ultimi giorni, e dove, da venerdì 30 ottobre, è stato attuato un lockdown per provare a contenere il virus. Sono già in previsione alcune riaperture, a cominciare da quelle di numerosi negozi, che in vista del 12 novembre prossimo hanno incontrato Bruno Le Maire, ministro dell’Economia, per affrontare l’argomento: “Per tutta la settimana – le parole dell’esponente dell’esecutivo ai microfoni di RTL – riceverò con Alain Griset, ministro incaricato delle Piccole e Medie Imprese, le diverse federazioni di commercianti per studiare con loro, con le caratteristiche di ogni professione, quali regole sanitarie ci permetterebbero di riaprire un certo numero di negozi”. Ieri è intervenuto anche il comitato tecnico scientifico francese che ha prospettato tempi duri: “Davanti a noi, vari mesi” con una “situazione estremamente difficile”.
CORONAVIRUS FRANCIA: POSSIBILE TERZA ONDATA SECONDO CTS
Secondo il cts d’oltralpe, l’uscita della Francia dalla seconda ondata di coronavirus dovrebbe giungere solo “a fine anno o all’inizio del 2021”, ma non sono però da escludere altre ondate, che si potrebbero registrare fino alla prossima primavera. Situazione preoccupante anche in Uk, Gran Bretagna, altra nazione europea che ha attuato il lockdown. Il premier Boris Johnson ha spiegato alla Bbc che i morti potrebbero essere il doppio rispetto alla prima ondata, e proprio per questo non vi è alcuna alternativa al lockdown di 4 settimane previsto in Inghilterra. “Secondo le previsioni dei nostri scienziati – ha detto BoJo – se non agiamo adesso in inverno potremmo registrare decessi doppi o ancora peggiori rispetto alla prima ondata”. Infine la situazione in Germania, dove i casi hanno superato quota 545mila da inizio emergenza con 10.530 vittime. La Merkel, facendo di fatto eco alle preoccupazioni di Boris Johnson, ha spiegato: “La situazione attuale ci preoccupa, i nuovi contagi nel giro di 14 giorni sono triplicati. Le restrizioni iniziate oggi (ieri è entrato in vigore il mini lockdown ndr) sono urgenti e necessarie. Se ci comporteremo secondo ragione, allora potremo permetterci più libertà a Natale”.