L’Austria è pronta a ricorrere al lockdown totale per contenere la seconda ondata dell’epidemia di coronavirus. Le indiscrezioni circolanti nelle ultime ore raccontano di come il giovane cancelliere Sebastian Kurz annuncerà a breve, molto probabilmente nella giornata di domani, una nuova chiusura causa contagi in aumento. Le nuove misure di restrizione prevederanno anche una chiusura delle scuole elementari e degli asili, nonché di tutti gli esercizi commerciali non essenziali. Potranno fare scuola in presenza solamente gli alunni i cui genitori svolgono lavori essenziali, come ad esempio i dipendenti sanitari o anche coloro che lavorano nei supermercati e nei negozi di generi alimentari, ordinanza che tra l’altro era già stata introdotta durante il primo lockdown della scorsa primavera. La scadenza del lockdown totale sarà l’8 dicembre e la decisione è stata presa dopo che nella giornata di ieri era toccato il record di casi giornalieri, 9.586. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CORONAVIRUS GERMANIA, FRANCIA, UK, ULTIME NOTIZIE: IN AUSTRIA LOCKDOWN TOTALE

Continuano a giungere buone nuove dalla Francia, dove da più parti si parla di epidemia sotto controllo. Dopo i dati forniti dall’esecutivo circa il barlume di speranza intravisto, ieri è stata la volte di Antoine Flahuat, epidemiologo francese, che ospite della tv Bfm ha spiegato senza troppi giri di parole: “La Francia è riuscita a controllare la seconda ondata di coronavirus”. A conferma, il fatto che l’indice Rt è ieri sceso sotto l’1, toccando quota 0.93: “Non può esserci epidemia quando l’indice – dal quale emerge il numero di persone che ogni contagiato infetta in media – è al di sotto di 1. Se si contagia in media meno di una persona, significa che non c’è epidemia”. Flahuat ha comunque invitato la popolazione ad essere ancora prudente, e a “prolungare gli sforzi”, in quanto “Perché la pandemia si fermi, serve che l’indice scenda a 0,70 o 0,60”. E a riguardo va sottolineato come il governo abbia deciso di mantenere in vigore le attuali misure restrittive per almeno altri 15 giorni. Di tutt’altro tenore le notizie che invece giungono dalla Germania, dove Lothar Wieler, presidente del Robert Koch Institut ha spiegato: “La situazione in Germania è molto seria”.



CORONAVIRUS GERMANIA: “SISTEMA SANITARIO PUO’ TOCCARE I LIMITI”

“I dati dei nuovi contagi restano molto alti – ha aggiunto riferendosi alla situazone coronavirus tedesca – e aumenteranno il numero dei pazienti nelle terapie intensive e i morti”. Wieler non escludere previsione nefaste spiegando che “il sistema sanitario potrà toccare i suoi limiti e l’epidemia potrà diffondersi in modo incontrollato in alcune regioni del Paese”. Nella giornata di ieri sono stati scoperti altri 21.866 nuovi casi in Germania. Dalla nazione tedesca al Regno Unito, dove il coronavirus è stato responsabile, seppur indirettamente, della caduta di una “testa” importante a Downing Street. Nella giornata di ieri si è infatti dimesso Lee Cain, ex giornalista e capo ufficio stampa del premier Boris Johnson. Secondo alcune voci riportate dall’agenzia Ansa, sarebbe stato lui a spifferare ai giornalisti i piani per il secondo lockdown del paese prima del tempo. Forse per questo ha deciso di fare un passo indietro anche se le malelingue raccontano di come le dimissioni siano state spinte anche da Carrie Symonds, futura terza moglie del Premier, che punta al ruolo di capo di gabinetto, in precedenza offerto da Johnson proprio a Cain.

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