A partire da sabato prossimo, 17 ottobre, Londra passerà ad un livello di allerta 2, che si traduce in regole più restrittive per contenere l’epidemia di coronavirus. Di conseguenza, come riferisce il Corriere della Sera, saranno vietate tutte le visite in casa delle altre persone, anche se parenti, mentre, se ci si incontrerà per strada, non si potrà sostare in più di sei persone alla volta (la famosa regola dei 6 già in vigore da tempo in altre zone dell’Inghilterra). Inoltre, famiglie differenti non potranno stare assieme nei pub o nei ristoranti. Non sono vietati i viaggi sui trasporti pubblici ma le autorità li scoraggiano se non assolutamente necessari. Il settore ristorazione sarà ovviamente quello più colpito, e di conseguenza i lavoratori di categoria hanno chiesto a gran voce al governo nuove misure di sostegno per evitare una chiusura definitiva dell’attività. Il rischio è che con il fatto che gli amici non si potranno incontrare, i locali resteranno semi vuoti. Lo step successivo è il livello di allerta 3 di coronavirus, in cui entreranno a breve il Lancashire e il Greater Manchester; in quel caso numerose attività come pub, ristoranti, ma anche palestre, dovranno chiudere del tutto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS FRANCIA, SPAGNA, GERMANIA. ULTIME NOTIZIE, MERKEL “PRESTO LIMITAZIONI”
Appuntamento quotidiano con la situazione coronavirus estero, a cominciare da nazioni come Francia, Spagna e Germania, investite in pieno nelle ultime settimane da una seconda ondata. Nella serata di ieri ha parlato il presidente Emmanuel Macron per il tanto atteso discorso a reti unificate: “La situazione è preoccupante, ma non abbiamo perso il controllo, niente panico”. L’inquilino dell’Eliseo ha annunciato che Parigi, il centro del contagio transalpino allo stato attuale, subirà un coprifuoco dalle ore 21:0 alle ore 6:00 di mattina, e lo stesso avverrà per altre città dove il tasso di contagio da coronavirus sta continuando a schizzare alle stelle. Il lockdown notturno durerà per le prossime quattro settimane, che poi dovrebbero divenire sei, quindi quasi a ridosso del periodo natalizio. Niente lockdown generale quindi, che per Macron sarebbe “sproporzionato”. Il presidente ha poi invitato i suoi connazionali ad usare il buon senso in una fase che “durerà almeno fino all’estate 2021″.
CORONAVIRUS FRANCIA, MACRON: “CE LA FAREMO”
“Da 20.000 contagi si deve scendere a 3-5.000”, aggiungendo che sarà dura ma “ce la faremo”, ripetendo una sorta di mantra molto in voga in Italia soprattutto nel primo periodo della pandemia. Al momento le città cosiddette scarlatte, al livello massimo di allerta coronavirus, sono Lille, Grenoble, Lione, Aix-en-Provence, Marsiglia, Montpellier, Rouen, Tolosa e Saint-Etienne, a cui si è appunto aggiunta di recente anche Parigi. Situazione critica anche in Spagna, ed in particolare nella regione della Catalogna, dove le autorità hanno deciso di chiudere i bar per le prossime due settimane: a Barcellona vi sono ben 279 contagi ogni centomila abitanti, e anche i ristoranti affronteranno un periodo di chiusura dalla giornata di domani, venerdì 16 ottobre. Infine la situazione della Germania, dove Angela Merkel ha sottolineato come, a causa della curva di crescita “talvolta molto ripida” in alcune zone, “saranno introdotte limitazioni nei contatti nelle zone dove le nuove infezioni superano i 50 nuovi contagi per 1000 abitanti sia in pubblico che in privato”. La Cancelliera ha concluso: “Sappiamo che i dati di riflettono gli accadimenti dei dieci giorni precedenti e quindi se introduciamo delle misure dobbiamo aspettare dieci giorni per vedere se la dinamica dell’epidemia si è fermata o diminuita e solo allora vedremo se sono necessarie altre misure”.