Arrivano nuovi aggiornamenti sull’emergenza coronavirus in Spagna. Il Ministero della Salute ha reso noti 31.785 nuovi casi positivi (13.449 solo nella Comunità di Madrid, cifra più alta di questa seconda ondata) e 179 decessi, bilancio totale salito a 748.266 contagiati e 31.411 vittime dall’inizio dell’epidemia. Non sono stati registrati passi in avanti nel dialogo tra Governo e Comunità di Madrid per quanto riguarda le misure di sicurezza da adottare. A Murcia da registrare il lockdown per il comune di Totana, già in isolamento tra luglio ed agosto. Per quanto riguarda l’emergenza coronavirus in Francia, prosegue il dialogo tra esperti per tentare di porre fine alla nuova crescita di casi positivi, basti pensare che il tasso di positività al test continua a salire (oggi al 7,4%). Nelle ultime 24 ore sono stati identificati 11.123 casi positivi al Covid-19. Massima allerta nelle grandi città, tra le prime misure il “coprifuoco” per bar e ristoranti: da oggi, a Parigi e in altre 10 località serranda abbassata alle ore 22.00. (Aggiornamento di MB)
CORONAVIRUS SPAGNA, FRANCIA, UK: LE ULTIME NOTIZIE
La Francia continua ad essere la nazione maggiormente colpita dal coronavirus in Europa. Ormai da giorni i contagi viaggiano ad una media di 15mila nuovi casi ogni 24 ore, e anche se i ricoveri e le vittime restano molto inferiori a quelli di marzo/aprile, la situazione è decisamente preoccupante. Stando a quanto riferito da Patrick Bouet, numero uno dell’ordine dei medici francesi “la seconda ondata sta arrivando più in fretta di quando temevamo”, aggiungendo che in caso di mancanza di cambiamenti significativi nel giro di 3-4 settimane, il Paese dovrà “affrontare un’epidemia generalizzata” in autunno e inverno, con un sistema sanitario quasi al collasso, “incapace di rispondere a tutte le sollecitazioni”. Bouet ha aggiunto: “Ci aspetta una prova. Ma i professionisti della Sanità, all’origine del miracolo della primavera, non potranno nuovamente rimediare alle carenze strutturali, molti sono traumatizzati ed esausti”. Intanto c’è anche chi propone quello che è già stato ribattezzato il lockdown dell’Avvento, ovvero, restrizioni dall’uno al 20 dicembre per salvare il Natale, ma così crollerebbe il commercio.
CORONAVIRUS FRANCIA, SPAGNA, UK, BORIS JOHNSON ALL’ONU
Situazione complicata anche in Spagna, dove il governo centrale starebbe pensando di commissariare la regione di Madrid dal punto di vista sanitario, indiscrezioni riportate da El Pais e sottolineate dal portale Itagnol. Secondo l’esecutivo Sanchez, la regione non starebbe gestendo in maniera adeguata l’epidemia di coronavirus in questa fase, alla luce dei moltissimi casi registrati, ben 722 ogni 100.000 abitanti, con alcune aree dove la media sale a 1.000, ovvero, un malato su cento persone, cifre che nessun’altra nazione europea sta facendo registrare. El Pais parla di “epicentro del coronavirus in Europa”, anche se in realtà la situazione francese sopracitata appare più preoccupante. Anche nel Regno Unito le cose non vanno come dovrebbero, e di conseguenza il governo Johnson è stato costretto ad intervenire con nuove restrizioni, a cui i cittadini hanno replicato con accese proteste in piazza. Ieri proprio il premier britannico ha presenziato all’assemblea generale dell’Onu, e parlando dell’epidemia di coronavirus ha spiegato: “l’umanità è stata sorpresa a dormire. Ci siamo dati da fare per recuperare il ritardo, ma con angosciosa lentezza”, esortando poi i leader mondiali a “unirsi”, e annunciando un piano in “cinque punti” per affrontare eventuali nuove pandemie globali.