Qual è la situazione Coronavirus all’estero? In Spagna nelle ultime 24 ore sono stati registrati 25.595 nuovi casi con 239 vittime a causa del Covid. Il virus, come spiega l’Ansa, dall’inizio dell’anno scolastico ad oggi ha portato alla chiusura in tutto il Paese di ben 10mila classi ed il provvedimento ha riguardato 159 scuole. Stando ai dati forniti dalle organizzazioni di categoria citati dalla Efe, le classi chiuse sono ad oggi 9.750 e oltre 1500 sono i docenti risultati positivi dalla ripresa delle lezioni. Nonostante i dati preoccupanti però, il ministro spagnolo della Sanità, Salvador Illa ha ritenuto le misure adottate al momento in Spagna sufficienti e tali da non rendere necessario alcun lockdown. Stando a quanto riferisce l’agenzia Efe, con le misure adottate si potrà “stabilizzare, piegare e tenere bassa” la curva dei contagi. In Francia, di contro, il clima resta particolarmente teso: i nuovi casi di Coronavirus sono stati 45mila e da oggi è scattato il nuovo “confinement” nazionale che dovrebbe durare un mese. Parigi è tornata a svuotarsi esattamente come era accaduto la scorsa primavera. A differenza di allora però rimarranno aperte le scuole così come uffici, fabbriche e tutto il settore pubblico.
I nuovi casi positivi in Germania stando a quanto reso noto dal Robert Koch Institut, sono stati 18.681 con nuovi 77 decessi. Dati in aumento (è il numero più alto dall’inizio della pandemia) come accaduto in Italia. A tal proposito, per la Germania tutto il nostro Paese, ad eccezione della Calabria è ormai diventato “zona rossa”. Arriviamo poi alla situazione nel Regno Unito dove sono stati segnalati 24.405 casi e 274 nuovi decessi. Sale inoltre ad oltre 11 milioni (su 66 milioni di abitanti del Regno) il totale delle presone attualmente in lockdown. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
SITUAZIONE CORONAVIRUS ALL’ESTERO
Entrerà in vigore ufficialmente oggi, venerdì 30 ottobre, il nuovo lockdown in Francia. Visti i casi esponenziali di coronavirus nell’ultimo mese, il presidente Macron ha attuato nuove misure restrittive che dureranno poco di un mese, fino al primo dicembre. Le scuole resteranno aperte, così come le amministrazioni e le case di cura per gli anziani, ma saranno moltissime le attività che abbasseranno le serrande, a cominciare dai saloni di acconciatura, i parrucchieri. In Italia si è discusso molto sulla loro chiusura nell’ultimo Dpcm, ma si sono “salvati”; non è però accaduto lo stesso oltralpe, dove il settore è il più grande di Francia, ben 180.000 addetti in totale fra parrucchieri, ‘shampisti’ e via discorrendo. Senza dubbio un durissimo colpo per la categoria che era già stata provata dal lockdown della scorsa primavera. Situazione d’emergenza anche in Spagna, dove si è deciso di prolungare lo stato di emergenza di altri sei mesi, sempre per via dei numerosi casi di coronavirus.
CORONAVIRUS REGNO UNITO “POLIZIA IN CASA IN CASO DI FESTE PRIVATE”
Il premier Pedro Sanchez aveva anticipato che lo Stato sarebbe stato prolungato di altri 15 giorni, ma l’estensione approvata dal parlamento iberico è stata di ben sei mesi, fino al 9 maggio dell’anno che verrà, chiaro indizio di come ai pianti alti di chi ci governa, si è consapevoli che il coronavirus non sparirà in un battito di ciglia. Con questa misura, i governi ragionali, che hanno il compito di salvaguardare sulla salute dei cittadini, potranno limitare gli spostamenti delle persone, imponendo eventualmente i coprifuoco e chiudendo i confini regionali. Infine la situazione in Regno Unito, dove il commissario delle West Midlands (Inghilterra), David Jamieson, ha spiegato che se i suoi connazionali non rispetteranno le misure anti-covid, potrebbero ritrovarsi i poliziotti in casa. Una misura coercitiva che ha l’obiettivo di vietare le cene e le feste private che sforino la cosiddetta regola dei 6 (massimo sei persone nello stesso posto), e soprattutto, in vista delle festività natalizie. “Non è compito della polizia impedire alle persone di godersi il Natale . Ha detto Jamieson – tuttavia, dobbiamo far rispettare le regole”.