Quello di ieri è stato un giorno storico nel Regno Unito in quanto è partita la vaccinazione contro il coronavirus. Dalle prime ora della mattina l’Nhs ha fatto scattare la prima vaccinazione di massa, e la prima donna che si è sottoposta alla “cura” è stata la 91enne originaria dell’Irlanda del Nord, Margaret Keenan, alle 6:30 locali. «È il più bel regalo di compleanno che potessi mai ricevere – le parole della donna ai giornalisti, compirà gli anni fra pochi giorni – non vedo l’ora di tornare a trascorrere del tempo con la mia famiglia e i miei amici». Incredibile anche la storia riguardante il primo uomo vaccinato, leggasi William Shakespeare, 81enne omonimo del celebre scrittore, originario di Warwickshire. Dal Regno Unito alla Francia dove il coronavirus non sembra voler mollare la presa. Le autorità hanno ipotizzato il 15 dicembre come data per terminare il lockdown, ma se i contagi non dovessero calare sembra difficile pensare ad un allentamento delle misure restrittive a breve.
CORONAVIRUS FRANCIA: STADI ANCORA CHIUSI
I numeri restano ben al di sopra della soglia necessaria per far tornare il paese alla normalità (massimo 5.000 casi giornalieri), e di conseguenza l’incertezza regna sovrana. I prossimi giorni saranno decisivi a riguardo, ma la sensazione è che probabilmente il termine verrà posticipato a ridosso delle festività natalizie. Restano ancora chiusi, di conseguenza, gli stadi, la cui riapertura è legata «all’evoluzione dell’epidemia – ha detto ieri il ministro Blanquer – e quando ciò avverrà, sarà in una prospettiva che potremmo chiamare proporzionale, cioè non un numero in valore assoluto, come avrebbe potuto essere in passato, quando abbiamo detto ad esempio 5000, ma un numero commisurato alle dimensioni dell’impianto. La proporzione? Dipenderà dai dati epidemici». Situazione non semplice anche in Germania dove la Merkel è pronta a nuove strette natalizie, come anticipato dalla Bild. L’idea è quella di allungare le vacanze natalizie per negozi, studenti e aziende dal 27 dicembre fino al periodo 3-10 gennaio, tutti chiusi per una sorta di zona rossa allargata.