La Francia è alle prese con una nuova importante ondata di casi di coronavirus, e praticamente metà della nazione a noi vicina è stata dichiarata “zona rossa”. Come riportato da numerosi quotidiani online in queste ultime ore, ben cinquanta dipartimenti (in totale sono 101 di cui 5 d’oltremare), sono stati definiti “zona di circolazione attiva del virus”. In queste zone, i prefetti possono adottare delle misure supplementari per contenere la diffusione del virus, come ad esempio la mascherina obbligatoria, distanziamento e via discorrendo. Nel dettaglio la mappa delle “zona di circolazione attiva del virus” comprende tutte le regioni della costa a sud-est, quindi la cosiddetta Costa Azzurra (la cui “capitale” è Nizza), passando dai Pirenei fino al confine italiano. Inoltre, è compresa anche una porzione molto importante della regione centro-est, quella attorno a Parigi denominatae ile-de-France.



CORONAVIRUS FRANCIA, OBBLIGO DI TAMPONE PER CHI ENTRA IN ITALIA

Nonostante la diffusione elevata del virus, si è deciso di introdurre delle regole più flessibili nelle scuole elementari e nelle materne, con le classi che potranno continuare la propria attività anche se un allievo risulterà comunque positivo: solamente il contagiato resterà a casa in quarantena, mentre i suoi compagni potranno continuare a frequentare le lezioni quotidianamente. Solamente se verranno riscontrati tre casi di positività a quel punto la classe potrà essere chiusa totalmente. Alla luce dei casi in aumento, il ministro della salute, Speranza, ha firmato un’ordinanza che obbliga chiunque giungi dalle zone rosse della Francia a sottoporsi a tampone: “Ho firmato una nuova ordinanza – le parole via Facebook dello stesso titolare della Salute – che estende l’obbligo di test molecolare o antigenico ai cittadini provenienti da Parigi e altre aree della Francia con significativa circolazione del virus. I dati europei – aggiunge – non possono essere sottovalutati. L’Italia oggi sta meglio di altri Paesi, ma serve ancora grande prudenza per non vanificare i sacrifici fatti finora”.

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