In queste settimane nelle quali il Coronavirus la sta facendo da padrone in Italia, non mancano casi di cronaca ai limiti del surreale, proprio come questo che stiamo per raccontarvi e che ha per protagonista un 50enne di Vo’, uno dei centri abitati ubicati in piena zona rossa. L’uomo, negativo al tampone, ha pensato bene di fuggire dalla quarantena per godersi un fine settimana sugli sci sulle nevi del Trentino, ma le cose, per lui, non sono andate esattamente come previsto; infatti, nella giornata di venerdì la sua amata montagna l’ha tradito: una caduta sulle piste gli ha provocato la frattura del femore, che l’ha obbligato a chiamare i soccorsi e a farsi trasportare presso il vicino ospedale di Cavalese, ove il personale medico presente all’accettazione ha subito capito che il paziente si era allontanato dal paese in cui si era verificata la prima morte italiana connessa al Covid-19 e ha prontamente attuato tutte le misure di sicurezza necessarie. Chiaramente, l’uomo è stato sottoposto a intervento chirurgico urgente per via dell’infortunio rimediato: l’operazione si è svolta presso il nosocomio di Trento. Il nuovo tampone che gli è stato fatto è risultato ancora una volta negativo, ma nulla, nel reparto di ortopedia è stato lasciato al caso: come riferisce il quotidiano locale “L’Adige”, per tre giorni il paziente è stato ricoverato in una stanza singola, isolato da tutti, con accesso consentito solo al personale munito di camice monouso, guanti, mascherina e occhiali. Adesso si trova a casa per la convalescenza post intervento, ma per lui si prospettano tempi difficili: il suo allontanamento volontario, malgrado il decreto governativo lo vietasse, è stato segnalato alle forze dell’ordine e alla Procura.



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