Tema sempre bollente in questi giorni così complicati per il perdurare dell’emergenza sanitaria è ovviamente quello del rientro in campo e della conclusione dei campionati, italiani e non solo. Tema dunque che rimane sempre una priorità per leghe e federazioni, come poi ha ricordato anche oggi sulle pagine della Gazzetta dello sport Adriano Galliani, AD del Monza ed ex dirigente del Milan, che come ha già fatto nei giorni scorsi, ha pure voluto ribadire la necessità che, presto o tardi si torni a giocare. Il dirigente ha infatti affermato: “Non si può non tornare a giocare ma non capisco l’insistenza di partire presto e cominciare il campionato 2020/21 a settembre quando magari qui o altrove ci sarà ancora la pandemia”. Ma pure Galliani fissa anche un paletto ben preciso: “I campionati devono chiudersi sul campo: è la legge dello sport e il sistema va salvato. Se non finisce il campionato, il calcio esplode”.



CORONAVIRUS, LA PROPOSTA DI GALLIANI PER LA PROSSIMA STAGIONE

Dunque per Galliani ancora una volta è proprietario ripartire, ma come? Come ha accennato prima il dirigente del Monza, pur speranzoso che si possa tornare in campo per l’estate (“Innanzitutto giocando di sera d’estate sarà bello vedere partite più che in altri mesi, penso a certe serate di Coppa Italia a gennaio, soprattutto al Nord”), non esclude che la stagione non riesca effettivamente a cominciare prima di settembre. Ecco che allora, in tal scenario non stona affatto la proposta, già presentata qualche giorno fa dal presidente del Nizza Rivere, di un nuovo campionato 2021-21 che parta anche per il mese febbraio e dunque segua l’anno solare, almeno fino ai Mondiali del 2022 (che pure sono previsti a dicembre). Galliani, sempre sulle colonne della rosea spiega meglio: “Poi seguiremmo la calendarizzazione dei Mondiali 2022, si potrebbe fare lo stesso anche per Europeo e Coppa America 2021. Poi dopo il 2022 magari si tornerà all’antico ma sono certo che ci convinceremmo che questa nuova sia una buona soluzione”. Al momento la federazione come le leghe hanno fatto sapere che non escludono nessuna ipotesi per il futuro del calcio italiano, ma persiste l’ipotesi di tornare in campo il prima possibile: staremo a vedere.

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