L’emergenza Coronavirus non sembra spaventare al momento la Gran Bretagna, nonostante il documento segreto reso noto dal Guardian e che sembra riferire scenari futuri drammatici per il paese. Se, infatti, in Italia, negli Stati Uniti e con il passare dei giorni in un numero sempre maggiore di Paesi sono stati sospesi instore, concerti ed eventi con più di 500 persone al fine di evitare il più possibile assembramenti e, di conseguenza, il rischio di diffusione del virus, in Gran Bretagna tutto sembra procedere come sempre. La dimostrazione arriva dai concerti super pieni con protagonisti anche nomi celebri della musica internazionale come Morrissey e gli Stereophonics. Proprio loro che dovrebbero contribuire a dare il buon esempio, continuano ad esibirsi come se l’emergenza non esistesse radunando sotto ai rispettivi palcoscenici migliaia di fan scatenati e, ancora una volta, imprudenti. Le immagini girano in queste ore sui social e sono destinate a far discutere.



CORONAVIRUS GB, CONCERTI PIENI SECONDO IL “METODO JOHNSON”

In Gran Bretagna la vita continua normalmente, come se l’emergenza Coronavirus fosse solo una leggenda metropolitana alla quale si stenta a credere. Complici anche le scelte politiche del premier Boris Johnson che ha deciso di proseguire senza ritenere necessaria l’adozione di provvedimenti di emergenza e, di conseguenza, senza annullare o vietare manifestazioni pubbliche come i concerti delle star. In queste ore ha destato scalpore in modo particolare il tweet degli Stereophonics impegnati nel tour britannico e al settimo cielo per il pienone di pubblico alla Manchester Arena, un palazzetto con 21mila posti tutti praticamente occupati. E poi c’è Morrissey che lo scorso sabato ha fatto incetta di pubblico alla Wembley Arena di Londra esordendo con il brano “The End of The World”. Un inizio a dir poco discutibile, vista l’attuale situazione mondiale.



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