La Germania continua ad essere la nazione europea fra le grandi, dove il coronavirus si è diffuso di meno. Stando agli ultimi numeri della John Hopkins University Maps, i contagi sono in totale saliti a 141.397, quinta nazione al mondo dietro Stati Uniti, Spagna, Italia e Francia, e davanti al Regno Unito. A sorprendere in particolare sono comunque le vittime, che da inizio epidemia sono state solamente 4.352, meno di nazioni come Iran e Belgio, e lontano anni luce dai numeri drammatici di Italia, Spagna e Stati Uniti. Nonostante nelle ultime 24 ore i contagi siano cresciuti di ben 3.609 unità, resta grande ottimismo dalle parti della nazione governata dalla cancelliera Angela Merkel, anche perchè le vittime sono state “solamente” 242 fra venerdì e sabato. Il ministero della salute, presieduto da Jens Spahn, ha annunciato che l’epidemia risulta essere ora sotto controllo, giustificando le proprie parole con il fatto che il famoso fatto R0, l’indice di trasmissione di contagio, è sceso a 0.7.



CORONAVIRUS GERMANIA: I PERCHE’ DELL’EPIDEMIA CONTENUTA

Il che significa che ogni malato ne può contagiare 0.7, meno di una persona. Di conseguenza, per avere sette nuovi malati, ci vogliono almeno dieci persone infette. Numeri sicuramente positivi tenendo conto che poco più di una settimana fa, l’8 aprile scorso, l’indice suddetto era dell’1.3. Il governo tedesco ha saputo reagire bene all’epidemia da coronavirus, adottando misure che hanno dato i risultati sperati, contenendo il contagio. Il presidente del Robert Koch Institute, Lothar Wieler, ha comunque annunciato che è troppo presto per abbassare la guardia, specificando infatti che «siamo ancora all’inizio della pandemia, abbiamo superato bene la prima ondata ma i contagi possono aumentare». Il perchè di tale epidemia “lieve” lo si deve a molti fattori, a cominciare dal numero di tamponi eseguiti, leggasi ben 1.7 milioni di test da inizio emergenza, fino ad un massimo di 350.000 test eseguiti per ogni settimana. Secondariamente, la terapia intensiva tedesca è quella che vanta più posti letti al mondo, inoltre, in Germania non sembrano mancare i dispositivi medici di sicurezza, in particolare mascherine: si calcola infatti che da metà agosto siane state prodotto 50 milioni di mascherine a settimana, di cui 10 FFP2, e 40 chirurgiche.

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