Angela Merkel si è messa in auto quarantena dopo aver avuto contatto con un medico poi risultato positivo al coronavirus: la cancelliera della Germania ha ricevuto la notizia dopo la conferenza stampa convocata questo pomeriggio per annunciare le nuove misure restrittive varate d’intesa con i Laender che da domani imporranno il divieto assoluto di assembramenti per oltre 2 persone contemporaneamente. «Sono regole non consigli», ha sottolineato la stessa Merkel prima di finire lei stessa in quarantena da Covid-19, «la polizia e gli addetti all’ordine pubblico sorveglieranno il rispetto delle regole, e le violazioni verranno sanzionate». Cosa è rimasto permesso fare in Germania è molto semplice e si avvicina sempre più alle misure italiane: «Andare al lavoro, a fornire assistenza in emergenza, a fare la spesa, partecipare a sedute, appuntamenti e esami, aiutare gli altri o fare sport individuali e muoversi all’aria aperta, così come altre attività necessarie, resta naturalmente ancora possibile», ha concluso Angela Merkel. (agg. di Niccolò Magnani)



LA SANITÀ TEDESCA REGGE (PER ORA)

Aumentano i casi da coronavirus anche in Germania, con i positivi che hanno superato quota 16mila, per l’esattezza 16.600. Continuano ad essere relativamente poche le vittime, con la nazione tedesca che rappresenta quindi un caso più unico che raro nel Vecchio Continente. La cosa certa è che il governo rappresentato da Angela Merkel ha varato un maxi piano da 822 miliardi di euro per non far crollare l’economia, e fra le numerose iniziative in programma è prevista anche la nazionalizzazione delle grandi aziende. In Germania non è vera e propria emergenza come ad esempio in Italia e in Spagna, in quanto la sanità tedesca è solida potendo contare su ben 28mila letti per la terapia intensiva, per una media di 34 posti ogni 100mila abitanti circa, il tasso migliore in tutto il continente. Basti pensare che in Italia la media è di 8 posti, mentre in Spagna va leggermente meglio, 9.5. Nonostante il sistema stia reggendo sono molti coloro che guardano con preoccupazione anche in Germania, agli esempi del Belpaese e della nazione iberica.



CORONAVIRUS GERMANIA, LA PREOCCUPAZIONE DI UNA NOSTRA CONNAZIONALE

Fra questi vi è Ludovica Guarnieri, 30enne italiana, originaria di Siracusa, che da anni vive e lavora in quel di Aquisgrana, nella regione North Rhine Westphalia, quella attualmente più colpita dai contagi. “Vivendo in Germania da circa quattro anni – le sue parole riportate da Siracusanews.it – faccio parte di quella categoria incompresa, dai suoi membri in primis, dell’italiano all’estero. Il deviante stato atarassico dei tedeschi, cui ad oggi è stato semplicemente raccomandato di lavarsi bene le mani e di tornare a casa dopo il lavoro, trova netto contrasto negli scaffali dei supermercati vuoti da settimane. L’atteggiamento da übermenschen, da superuomini, è dunque una farsa e la verità è che la crescita di ansia e stress è inversamente proporzionale alla disponibilità di gel antibatterici e mascherine in farmacia”. In Germania le restrizione sono iniziate con diversi giorni di ritardo rispetto all’Italia, ma come detto sopra, attualmente il sistema sembra reggere.

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