Il Coronavirus in Germania fa registrare ancora dati al rialzo: dall’inizio della pandemia ad oggi, sono 157.770 i casi confermati, mentre le persone decedute dopo avere scoperto di aver contratto il Covid-19 sono state 5.976. Per contenere la diffusione del virus, il ministro federale dei trasporti Andreas Scheuer si è detto favorevole all’uso obbligatorio delle mascherine protettive sui mezzi di trasporto pubblico a lunga percorrenza. L’esponente politico della CSU ha dichiarato che questo è ciò che intende proporre nei colloqui con i premier di Stato in programma questa settimana. Su autobus, treni suburbani, metropolitane e tram, dunque, sarà presumibilmente obbligatorio indossare una mascherina facciale. Secondo Scheuer, i cittadini sono pronti ad affrontare questo sacrificio ed era importante che nel traffico ferroviario, ad esempio in Italia e in Francia, non si applicassero regole diverse da quelle tedesche, ha aggiunto. Dovranno essere rispettate anche le misure sulla distanza interpersonale a bordo dei mezzi di trasporto.
CORONAVIRUS GERMANIA: AUMENTA IL FATTURATO DELLA BAYER
La pandemia di Coronavirus, oltre a dare vita a una crisi in ambito sanitario non facilmente superabile, ha gravato pesantemente sulle spalle di milioni e milioni di lavoratori tedeschi, contribuendo ad assestare un duro colpo al sistema economico nazionale e ad avviare una crisi che abbraccia tutti i settori produttivi, escluse alcune particolari eccezioni. È il caso, ad esempio, della casa farmaceutica Bayer, che nel primo trimestre, grazie alla ripresa del business agricolo e alla forte domanda di farmaci non soggetti a prescrizione, ha visto incrementare il proprio monte vendite del 4,8%, equivalente a circa 12,85 miliardi di euro. Il gruppo agrochimico e farmaceutico di Leverkusen ha aggiunto che, escludendo gli effetti dei tassi di cambio e le acquisizioni e dismissioni, il fatturato è aumentato del 6%. Non solo: rettificato per le voci speciali, il risultato operativo al lordo di interessi, imposte, ammortamenti e svalutazioni è aumentato di circa il 10%, raggiungendo quasi qutoa 4,4 miliardi di euro.