Mentre la Francia si appresta con ritardo a mettere in campo le prime misure contro quella che Emmanuel Macron ha definito “la più grave crisi sanitaria degli ultimi 100 anni”, in Germania già da due giorni la Cancelliera Angela Merkel ha ammesso la gravità della situazione pur non prendendo per ora misure drastiche, forte come hanno fatto notare molti osservatori del fatto che il Paese teutonico può contare su un sistema sanitario efficiente e con ben 28mila posti in terapia intensiva, numeri che l’Italia si sogna. Tuttavia per adesso sono arrivati solo appelli alla popolazione e molti amministratori locali hanno cominciato a fare pressione su Berlino affinché si adottino provvedimenti più stringenti. A questo coro di voci si è unito da tempo pure il Robert Koch Institute, organizzazione con sede nella capitale e che si occupa del controllo e della prevenzione delle malattie infettive: “Non possiamo escludere che in Germania si verifichi uno scenario come quello italiano” ha messo in guardia il suo direttore, Lothar Wieler, auspicando che la politica intervenga (magari chiudendo le scuole al fine di rallentare il contagio) e che non si arrivi alla situazione d’emergenza che sta vivendo il Bel Paese in questi giorni. (agg. di R. G. Flore)



CORONAVIRUS GERMANIA: ANNULLATO INCONTRO MERKEL-CONTE A BERLINO

E’ stata annullata a causa dell’emergenza coronavirus la visita di Giuseppe Conte in Germania. Il presidente del consiglio avrebbe dovuto recarsi a Berlino il prossimo 17 marzo, per incontrare la cancelliera tedesca Angela Merkel, ma stando a quanto riportato poco fa dall’Agenzia Nova, il vis-a-vis è stato annullato. I due premier avrebbero dovuto discutere dei rapporti fra le due nazioni, nonché della Libia e dell’immigrazione, ma per l’emergenza di questi giorni il tutto è stato rimandato a data da destinarsi. Nel frattempo in Germania iniziano a chiudersi progressivamente le scuole. Dalla prossima settimana chiusi gli istituti di ogni grado in quel di Berlino, come annunciato dal sindaco Michael Mueller. In Baviera scuole chiuse fino al 6 aprile, mentre altri tre Land hanno spiegato che nella giornata di oggi decideranno il da farsi. Anja Karliczek, ministra del governo federale, ha fatto sapere di essere contraria alla chiusura generalizzata della scuola, ma ha aggiunto che la situazione andrà aggiornata ora per ora. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CORONAVIRUS GERMANIA: 6 MORTI E 2369 CASI CONFERMATI

Il Coronavirus non accenna a diminuire i giri del motore neppure in Germania, dove giorno dopo giorno si registra un nuovo aumento in termini di contagi. Nella giornata di ieri, giovedì 12 marzo 2020, sono decedute altre due persone, portando a 6 il totale dei morti nel Paese tedesco, mentre è giallo sul numero totale dei casi: secondo l’istituto Robert Koch quelli confermati sono 2369, ma altre fonti parlano di 2750 infezioni da Covid-19 dimostrate. Intanto, i virologi si attendono che il numero di aumenti in misura considerevole nelle prossime settimane e consigliano alle persone di mantenersi a distanza l’una dall’altra e di considerare la possibilità di non partecipare ad appuntamenti pubblici o privati. Intanto, la Baviera ha vietato le visite nelle case di riposo e di cura e chiuderà tutte le scuole a partire da lunedì e sino almeno alle vacanze di Pasqua, così come istituti scolastici e asili di Berlino cesseranno gradualmente le proprie attività a partire dalla prossima settimana. In bilico la Bundesliga e la serie calcistica cadetta: si sta valutando la sospensione del torneo, che potrebbe dunque fermarsi direttamente, senza optare per le porte chiuse come già verificatosi nel match fra Borussia Mönchengladbach e Colonia.



CORONAVIRUS GERMANIA: 6 MORTI E 2369 CASI CONFERMATI. LA CROCE ROSSA CHIEDE “MAGGIORI PRECAUZIONI”

Detto dell’espansione senza freni del Coronavirus anche in Germania, riecheggiano in queste ore le dichiarazioni rilasciate al giornale “Handelsblatt” da parte di Gerda Hasselfeldt, presidente della Croce Rossa tedesca, la quale ha richiesto una migliore preparazione in caso di crisi e catastrofi. “Da due anni – ha commentato – mi batto tra i politici federali affinché vi siano di nuovo medicinali, tende, letti da campo, articoli per l’igiene e altre attrezzature utili rifornire la popolazione in situazioni emergenziali come quella attuale. Oggi sappiamo che di fronte a crisi impreviste come pandemie, attacchi informatici o disastri naturali, dobbiamo prendere ancora una volta maggiori precauzioni”. Effettivamente il Covid-19 non era preventivabile, ma comunque sarebbe stato utile predisporre in anticipo una strategia di contrasto per qualsiasi evenienze, al fine di non farsi cogliere impreparati. In ogni caso, ha chiosato Hasselfeldt, entro la fine dell’anno un primo nuovo modulo di crisi con letti, tende e attrezzature sarà pronto a occuparsi di 5000 persone. Moduli analoghi con cinquemila letti ciascuno saranno poi disponibili in dieci sedi.