La Germania ha deciso di prolungare le misure restrittive messe in atto dal governo per contenere l’epidemia da coronavirus. Così come comunicato ufficialmente ieri sera dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che ha deciso di prorogare i decreti in vigore fino al 13 aprile, anche gli amici tedeschi hanno ulteriormente allungato il periodo di rigidità. Le misure vigenti resteranno in vigore fino al prossimo 19 aprile, così come stabilito dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, e dai primi ministri dei 16 land federali (le regioni). “I cittadini – la trascrizione della conference call avvenuta ieri sera, riportata dall’agenzia di stampa tedesca Dpa – devono ridurre al minimo i contatti con le altre persone, eccetto quelle della propria casa, mantenendo le regole vigenti durante le vacanze di Pasqua”. Il governo ha inoltre chiesto ai propri cittadini di evitare di mettersi in viaggio durante le prossime festività pasquali, sia per quanto riguarda i viaggi nazionali quanto all’estero.
CORONAVIRUS GERMANIA: SESTA NAZIONE EUROPEA PER MORTI
Il prossimo martedì 14 aprile si terrà una nuova riunione fra la Merkel e i vari ministri, per fare il punto della situazione e valutare se estendere ulteriormente le misure, oppure, provare ad allentare un po’ la presa per tornare lentamente alla normalità. Fra le decisioni prese dal governo in queste ore, anche il non obbligo di indossare le mascherine in pubblico, forse per evitare una corsa di massa all’acquisto di materiale di protezione medica, che in queste settimane sta scarseggiando in tutto il mondo. Chi non le indosserà dovrà comunque rispettare le distanze sociali. Intanto vanno aggiornati i nuovi numeri dell’epidemia tedesca. Stando alla mappa della Johns Hopkins University, in costante update, le vittime totali in Germania sono 931, in aumento ma comunque contenute se si pensa ai numeri ad esempio di Spagna e Italia. La nazione tedesca è infatti la sesta nazione europea per vittime, dietro a Italia, Spagna, Francia, Gran Bretagna e Olanda, nonché la nona al mondo tenendo conto anche di Cina, Stati Uniti ed Iran. Gli infetti totali sono invece 77.981, circa cinquemila in meno rispetto a quelli cinesi.