Arrivano nuovi aggiornamenti sull’emergenza coronavirus in Germania: buone notizie per Angela Merkel, risultata negativa ad un primo test da Covid-19. L’ufficio stampa del Governo tedesco rende noto che si sottoporrà a nuove analisi nei prossimi giorni. Ricordiamo che la cancelliera è in auto-quarantena dopo aver saputo che il medico che le aveva somministrato un vaccino anti-pneumococco era risultato positivo al coronavirus. Dando uno sguardo ai dati su scala nazionale, il bilancio è salito a 115 morti e oltre 27 mila casi positivi: secondo i dati del Robert Koch Institut e dei vari Laender, le infezioni sono 27.031. Il land più colpito resta il Nord-Reno Vestfalia, seguito da Baviera e Baden Wuerttemberg. Infine, Sky Tg 24 fa sapere che sei pazienti italiani positivi al coronavirus saranno trasferiti nel land tedesco della Sassonia: «E’ un segnale molto importante il fatto che anche noi possiamo aiutare gli altri», le parole del governatore Michael Kretschmer. (Aggiornamento di MB)



CORONAVIRUS GERMANIA: “CAMBIERA’ LA NOSTRA VITA”

L’epidemia da coronavirus in Germania potrebbe causare un calo del prodotto interno lordo pari al 5%. Ne è convinto il governo tedesco secondo cui l’arretramento del Pil dovrebbe essere simile a quanto accaduto nel 2009, durante la grande crisi finanziaria di undici anni fa (all’epoca fu del 5.6%). Olaf Scholz, ministro delle finanze tedesco, ha comunque fatto sapere che “Facciamo questo perchè si capisca che faremo tutto il possibile”, intervenendo a Berlino e annunciando una serie di misure economiche varate dal governo presieduto dalla cancelliera Angela Merkel. Scholz ha comunque ricordato che la sua nazione viene da 15 anni fiorenti in cui l’economia è stata gestita in maniera molto solida, sottolineando però che “La pandemia cambia la nostra vita”, aggiungendo “siamo all’inizio di una settimana decisiva dal punto di vista legislativo”. Il pacchetto di misure varato per l’emergenza non ha eguali nella storia tedesca: previsti anche 156 miliardi di euro di indebitamento sul bilancio del 2020 per contrastare la crisi economica. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CORONAVIRUS GERMANIA: 94 MORTI, QUASI 25MILA CASI

Il Coronavirus in Germania si sta dimostrando implacabile giorno dopo giorno, esattamente sul modello di quanto avvenuto, purtroppo, in numerosi altri Stati del mondo, Italia compresa: secondo l’ultimo aggiornamento pervenuto (e risalente alla giornata di ieri, domenica 22 marzo 2020), nel Paese tedesco il numero dei decessi ha raggiunto quota 94, mentre i contagi totali sfiorano ormai le 25mila unità. Ricordiamo, peraltro, che la cancelliera Angela Merkel si è messa in autoquarantena perché un medico che l’ha curata è risultato positivo al Covid-19. Tutte le scuole e gli asili sono chiusi a livello nazionale, mentre in alcune regioni vi sono restrizioni sul numero di bambini che possono essere ammessi. Inoltre, inevitabilmente la vita pubblica in Germania risulta fortemente limitata a causa dell’epidemia. Non solo: in seguito all’incontro avvenuto meno di ventiquattr’ore fra tra il cancelliere e i ministri, il governo federale e i Länder hanno deciso di vietare, in linea di principio, gli incontri fra più di due persone.



CORONAVIRUS GERMANIA: A RISCHIO PIÙ DI UN MILIONE DI POSTI DI LAVORO

Gli effetti dell’epidemia di Coronavirus non si riverberano soltanto sulla sanità, che rimane, comunque, la priorità assoluta per ogni singolo governo mondiale. Tuttavia, non si possono non enumerare i possibili e prevedibili risvolti in materia economico-finanziaria, che potrebbero tradursi, per quanto concerne la Germania, nella perdita di più di mezzo trilione di euro e di oltre un milione di posti di lavoro, stando ai calcoli eseguiti dall’Ifo Institute di Monaco di Baviera. “I costi supereranno probabilmente qualsiasi cosa conosciuta dalle crisi economiche o dai disastri naturali in Germania negli ultimi decenni”, ha dichiarato pochi minuti fa il presidente dell’istituto, Clemens Fuest. “A seconda dello scenario, l’economia si ridurrà di 7,2-20,6 punti percentuali. Ciò corrisponde a costi che vanno dai 255 ai 729 miliardi di euro”. Inoltre, la crisi sta causando anche massicce distorsioni nel mercato del lavoro. Si potrebbero tagliare fino a 1,8 milioni di posti di lavoro soggetti ai contributi sociali e oltre sei milioni di persone potrebbero essere colpiti dal lavoro a orario ridotto”.