Aumentano i casi di coronavirus in Germania ma diminuiscono i morti. I nuovi contagi nelle ultime 24 ore secondo il Robert Koch Institut sono 1251 (ieri erano stati 1209) e portano il totale a 168.551 persone che hanno contratto l’infezione. Il dato positivo, come detto, è quello dei decessi: se nel precedente aggiornamento a perdere la vita a causa del COVID-19 erano state 147 persone, l’ultimo bollettino del RKI segna “solo” 103 morti per un totale di 7.369 vittime dall’inizio dell’epidemia. A preoccupare maggiormente le autorità sanitarie teutoniche è però l’ormai celeberrimo R0, il tasso di trasmissibilità del virus, risalito a 0,83. Questo valore indica che mediamente 10 persone infette ne contagiano altre 8: per consentire la riapertura è necessario che l’R0 si mantenga sempre al di sotto del valore di 1.



CORONAVIRUS GERMANIA: NUOVO LOCKDOWN IN NORD RENO-WESTFALIA

Ma proprio la Germania che in Europa si è affermata come nazione che meglio delle altre ha saputo fronteggiare l’emergenza coronavirus, e per questo ha potuto riaprire prima dei vicini, è costretta fin da ora a fare i conti con la fragilità dell’equilibrio che ha consentito l’allentamento delle restrizioni. Ecco allora che un Land ha ripristinato il lockdown e altri due sembrano orientati a fare lo stesso. Il primo a chiudere è stato il Nord Reno-Westfalia, preoccupato dal focolaio sviluppatosi in uno stabilimento per la lavorazione della carne, a Coesfeld, dove oltre 100 dei 1.200 dipendenti si sono ammalati portando alla chiusura dello stabilimento. Per quanto riguarda Schleswig-Holstein e Greiz le amministrazioni locali stanno valutando il ripristino della quarantena in seguito all’aumento dei contagi.

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