La Germania che ha allentato le restrizioni si riserva di varare una nuova chiusura per coronavirus. Lo riferisce la Bild, secondo cui la Cancelleria federale in caso di rinnovata “crescita esponenziale del numero di infezioni”, rafforzerà nuovamente le misure a livello regionale. Questa procedura sarà considerata “inevitabile” se un distretto registrerà 35 nuove infezioni ogni 100.000 abitanti entro una settimana. Uno scenario del genere farebbe tornare in vigore le restrizioni del 20 aprile: le scuole, i saloni da parrucchiere e altre strutture dovrebbero chiudere di nuovo, così come le limitazioni alle uscite e ai contatti. Secondo il giornale, l’unica eccezione a questo piano sarebbe rappresentata dalla possibilità di ricondurre con certezza l’infezione ad un luogo specifico – come una casa di cura o una casa di riposo. In questo caso la zona rossa scatterebbe limitatamente al focolaio individuato.



CORONAVIRUS GERMANIA: “CASI DIECI VOLTE SUPERIORI A QUELLI DICHIARATI”

Nel frattempo uno studio preliminare dell’Università di Bonn smentirebbe la vulgata secondo cui la Germania sarebbe stata risparmiata dal coronavirus. Secondo i ricercatori, infatti, il numero dei casi positivi al Covid-19 nel Paese teutonico sarebbe di dieci volte superiore a quanto dichiarato dalle autorità: 1.800.000 milioni di persone invece di 160.000. Lo studio necessita ancora della verifica che precede la pubblicazione nelle riviste scientifiche ma, sottolineano i ricercatori, evidenzia l’importanza dei portatori asintomatici nella diffusione dell’epidemia. Come riportato dal Guardian, che ha anticipato i risultati della ricerca, lo studio ha avuto luogo a Gangelt, uno dei centri con i più alti indici di morte di tutta la Germania. L’analisi di un campione casuale di 919 persone ha concluso che circa il 15% della popolazione di Gangelt è stato infettato, con un tasso di mortalità dello 0,37%. Numeri che traslati su scala più grande sarebbero in grado di decuplicare il numero di contagiati in Germania.

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