Uno degli studi più recenti circa l’epidemia da coronavirus in corso, racconta di come gli occhi siano fra i veicoli principali per l’infezione da covid-19. La ricerca arriva direttamente dall’università di Hong Kong, in Cina, ed è giunta appunto alla conclusione che gli occhi siano un “percorso importante” per contrarre il virus. Attraverso lo stesso studio, il gruppo di ricercatori ha altresì confermato la pericolosità del coronavirus, sottolineando come sia per 100 volte più infettivo attraverso le vie aeree e gli occhi, rispetto a quello della Sars, la nota sindrome influenzale che colpì il mondo, e soprattutto l’Asia, nel 2003, diciassette anni orsono. L’interessante ricerca in questione è stata pubblicata negli scorsi giorni sull’autorevole rivista The Lancet Respiratory Medicine, e si concentra appunto sulla trasmissibilità del virus attraverso gli occhi, ed in particolare, attraverso le alte vie respiratorie e la congiuntiva, quello strato mucoso che si trova sopra il bulbo oculare, nonché parte interna delle palpebre.
CORONAVIRUS, OCCHI VIA DI INFEZIONE, MOLTO PIU’ DELLA SARS
La ricerca è guidata dal dottor Michael Chan Chi-wai della Scuola di salute pubblica dell’Università di Hong Kong, fra i primi luminari al mondo a sottolineare il connubio fra l’infezione da covid-19 e gli occhi. “Abbiamo messo in coltura – le parole dello stesso, nell’esternare il lavoro suo e del suo team – tessuti dal tratto respiratorio umano e dagli occhi nel laboratorio e li abbiamo applicati allo studio di SARS-Cov-2 (nome scientifico di COVID-19, ndr.), comparandolo con la SARS e con H5N1. Abbiamo scoperto che SARS-Cov-2 è molto più efficiente nell’infettare la congiuntiva umana e le alte vie respiratorio che la SARS, con livelli virali da 80 a 100 volte più alti”. Tramite questi numeri è quindi deducibile quanto sia infettivo il covid-19: “Questo spiega – ha aggiunto e concluso Chan – la più elevata trasmissibiità di COVID-19 rispetto alla SARS. Lo studio evidenzia anche i fatto che gli occhi possono essere un importante via di infezione umana di SARS-Cov-2”.